M’illumino di merda.
Lunedì. Come previsto, comincia la transumanza dei deputati verso il PdL vittorioso alla camera. Passano alla maggioranza i deputati Giugnetti, Cardoso, Signoris e Adriano. Cicchitto se ne accorge e telefona a Rosella Sensi e fa ao’ ma che voi litiga’? Ce lo voi ammolla’ a noi er trippone? Dopo aver mostrato il dito medio al presidente della Camera Fini, il senatore Gasparri lo mostra anche al tabaccaio di Montecitorio, che gli tira un pacco di accendini bic ncuollo.
Martedì. L’esodo dei parlamentari sembra non finire più. Si traferiscono sotto l’ala di Berlusconi i parlamentari Fugazzi, Sentimenti I, Sentimenti IV e Giuggioloni. Ci prova anche Bocchino, mascherandosi furbescamente con un cartello con su scritto io non sono Bocchino, gli somiglio soltanto, ma viene respinto all’ingresso non tanto perché lo riconoscono quanto perché la grafia del cartello è sospettosamente corretta. Il senatore Gasparri, intanto, mostra il dito ai commessi del Senato che gli rispondono sì Senatore, come no, certamente, le portiamo subito un caffè.
Mercoledì. Franco IV e Franco I decidono di passare nel PDL, ma non ci riescono perché nessuno riesce a spiegare a Capezzone che IV si scrive quarto e I significa primo e alla Camera non risultano Franco Iv e Franco I. Ci prova a spegarglielo Bondi, che tenta un alato paragone con Christiane F e Melissa P ma si arravoglia quando Capezzone comincia a urlare al complotto grammatico-comunista. Nel frattempo il senatore Gasparri mostra il dito medio a Berlusconi che risponde siiiiììì sìììì cosììì porconeeeee.
Giovedì. Passano al PdL il batterista dei Negramaro, Jovanotti, Fassino e il senatore Straniero, che viene però cacciato da Capezzone, che in un rigurgito patriottico comincia a urlare la linea del Piave è stata violataaaa! Non passa lo Straniero! Viene confortato dai commessi della camera e da Bondi che gli dice sì, sarà anche straniero però lo parla bene l’italiano, sai caro? Nel tramente il senatore Gasparri mostra il dito medio in quello che scopre essere un locale gay. Viene ritrovato due giorni dopo in stato confusionale.
Venerdì. Viene approvato l’indultino, ma nessuno dei pregiudicati nuovamente il libertà passa nel PdL, preferendo il ben più lucroso partito di Di Pietro. Mica siamo scemi, commentano, noi stiamo qua finché non aumentiamo di valore, tanto Di Pietro si piglia la qualunque in casa sua. Il senatore Gasparri mostra il dito alla luna mentre un gruppo di fans di Saviano indica il dito.
Sabato. Ormai il gruppo del PdL alla Camera conta sedicimila deputati (quindicimilaseicentotrenta ex comunisti), seicento cubiste, venti stallieri e uno che sa leggere però non sa scrivere. Tenta di rientrare anche l’ex socialista, ex Forza Italia, ex PdL, ex liberale senatore Guzzanti, ma trova un cartello con la scritta Conpleto: Gnegnegnegnegne. Il senatore Gasparri mostra il dito medio alla moglie che bella e buona piglia e lo caccia di casa senza dire né a né ba.
Domenica. L’unico posto capace di accogliere i transfughi nel PdL è lo stadio di Torino quando gioca la Juve. Nonostante i quasi trenta tifosi delle zebre, il gruppo pidiellino, che conta ormai le quarantamila unità, è pronto ad ascoltare il discorso di benvenuto di Berlusconi, che voleva farlo a San Siro, ma poi Verdini gli ha detto andiamo dalla Vecchia Signora e Berlusconi ha detto Andiamo, andiamo! Gallina vecchia fa buon brodo! Ma siamo sicuri che tromba, ‘sta signora? Il senatore Gasparri mostra il dito medio ai disoccupati di Termini Imerese; mentre stanno per decapitarlo in via del Corso passa il senatore Quagliariello che spiega che c’è stato un equivoco: compassionevole, si china su Gasparri, gli toglie una spina dal dito medio e lo porta via abbracciandolo, mentre Gasparri, riconoscente, fa purr purr.
mi sto immaginando gasparri che va in giro a mostrare il dito medio a tutti con la nota espressione sveglia ed intelligente stampata sul volto. Un’immagine fantastica!
A Silvio
Vita assaporata / Vita preceduta / Vita inseguita / Vita amata.
Vita vitale / Vita ritrovata / Vita splendente / Vita disvelata /
Vita nova
ecco, ora è veramente coNpleto
Vi ricordate della barzelletta dei due carabinieri? Ecco, io, da piccolo, credevo che Gasparri era il carabiniere che sapeva leggere e La Russa quello che sapeva scrivere. Era l’unico modo per ridere e non dare un dispiacere a chi me la raccontava. Da grande ho capito che le cose non stavano proprio così…