To nothing to nothing.
Qualcuno di voi forse guarda Amlozero. Bene, l’altro giorno parlavo di sfuggita dell’industria culturale e degli ebook e del loro prezzo. Oh, manco ho fatto in tempo a dirlo che mi sono accorto, con una rapidissima ricerca in rete, che il nuovo libro di Umberto Eco in formato elettronico costa di più di quello cartaceo. Poco, ma di più. Ora, facendo di nuovo due calcoli veloci veloci, ciò che si evince è: ma a niente a niente vi pensate che siamo tutti strunzi?
Ps. riflettevo (mi capita spesso, da quando non compro più l’intelligentissimo LaRepubblica). Perché mai un autore che vende dalle centomila copie in su non si fa una sua bella piattaformina a costo quasi zero e non vende le sue cose a due soldi, guadambiandoci però il triplo? C’entrerà qualcosa il fatto che poi finisce la zezzenella delle recensioni endosiastiche e le collaborazioni idiote e i convegnucci coi soldi pubblici? Ma a niente a niente fossero convinti che siamo tutti stronzi come a loro?
me lo domandavo anche io in merito a tutte le forme d’arte (o presunte tali) e mi davo la stessa desolante risposta