I do i do zikitiling bam bum i do. I do.
Il succo è questo: gli editori, porelli, non ce la fanno più. Si puzzano dalla santissima famma, e la colpa di chi è? Dell’internet! Per cui nel sottolineare che in Germania si è seguita una strada analoga con la creazione di una «tassa sul computer», la Fieg non immagina una misura di questo tipo ma piuttosto «un prelievo di entità modesta, dal costo di un caffè al mese o giù di lì, per realizzare una dote di risorse che possa essere d’aiuto in questo frangente». In italiano, vorrebbero i soldi da noi, che ne abbiamo a strafottere. E già, perché noi leggiamo i loro giornali a sbafo e magari l’utente si va a cercare l’articolo invece che sul sito della testata su un motore di ricerca, così anche la pubblicità online raccolta dagli editori corre dei rischi.
Cioè.
Loro mettono i giornali on line, loro pensano di ricavarci i bilioni di biliardi, loro non ci cavano un cazzo e noi, siccome loro sono su internet a gratis, dobbiamo pagare e basta. Direi di no, che piuttosto mi mangio a mozzichi la scheda di rete. Facciamo così: siccome non siete capaci di chiudere le attività non redditizie (anche se basterebbe premere il bottone rosso, quello con su scritto scancella tutto – vuoi scancellare? sicuro sicuro? E scancelliamo, va’), mettere il servizio a pagamento non si può, anche se con i sette/dieci euro l’anno che ci ricavereste pure vi acconcereste due uova nel piatto, vi offro un’alternativa. In considerazione del fatto che questo articolo di cui parlo l’ho preso da un vostro giornale, sono disposto a pagarvi non un caffé al mese, ma uno alla settimana. Però, siccome soldi contanti in mano non ve ne voglio dare, che capaci che poi vi ci andate a drogare, il caffé ve lo lascio pagato ogni martedì dal bar Ar Zozzone (ex Palle d’Oro). Voi entrate e dite scusate c’è un sospeso per noi? e vi pigliate il caffé in grazia di Dio. Se poi, invece che editori, dite a Enzo il banconista che siete alcolisti, cazzo che quello vi ci mette pure er goccetto de sambuca a spese sue, e vi siete apparati la giornata.
..zàn, zàn!
non sono d’accordo. io a coeglio, alla littizzetto e a faletti non pago manco il caffè, se ne vadano a lavorare, all’inizio è dura, ma poi ci si abitua