Accattone.
Mentre gli intellettuali gemebondi invocano l’apertura delle loro farmacie dell’anima (espressione di rara bruttezza, ovviamente partorita da voi sapete chi), orfani delle loro passerelle compensative, ci voleva il Papa per dire quello che andava detto, e che avrebbero dovuto dire loro. Una cosa che non solo non hanno detto, ma non hanno neanche pensato:
Si comincia a vedere gente che ha fame perché non può lavorare, perché non aveva un lavoro fisso. Cominciamo a vedere già il dopo. Verrà più tardi ma comincia adesso.
Ora, lo so che vi illudete di aver scopato gli accattoni sotto al tappeto, ma non è così. C’è un lumpenproletariat molto più numeroso di quanto crediate. Si tratta di donne e uomini che, tra un po’, non avranno letteralmente più niente da perdere. E molti di loro, lo vogliate capire o no, saranno anche armati. Ora, mi rendo conto che avete saltato a piè pari pietà e analisi sociologica, ma queste persone, piaccia o no, esistono. E reclameranno il loro diritto a sopravvivere, e a vivere. E non sappiamo in che modo lo faranno, anche se è facile prevederlo. Ecco, lì servirebbe l’esercito. Ma per distribuire mascherine, presidi sanitari, cibo ( i vasci, che lo vogliate o no, sono una realtà di contagio, e lì hai voglia a dire rileggetevi i Buddebrook, guardatevi una bella retrospettiva di Sorrentino, se se), non per reprimere. Anche perché la repressione, in questi casi, può portare soltanto a gente morta per strada, e a me ripugna il pensiero di morti ammazzati, carabinieri, militari o guaglioni dei quartieri.
A voi vi ha rovinato la gomorrizzazione (e qui, attenzione, Saviano c’entra pochissimo o non c’entra affatto), cioè il fatto che vi siete convinti che queste persone qui siano le stesse che vedete in tv, c’arripigliammo chell’ che è ‘o nuost e via cantando. Guardate che qui stiamo parlando di persone vive e vegete, che non reagiscono come personaggi scritti a cazzo di cane, gente che non finisce quando spegnete la televisione o cambiate canale. Non stiamo parlando del Vomero o di Posillipo. Le periferie sono un’altra cosa. Ci sono esseri umani che campano davvero alla giornata, e che adesso la giornata non ce l’hanno più. Quando dite, ipocritamente (perché siete delle merde), che ci si salva tutti insieme, dovete tenere presente che nel tutti c’è anche e soprattutto Vittorio Cataldi. C’è Accattone. O ci pensate adesso o conteremo insieme i morti. Segnatevi le parole di papa Francesco:
Cominciamo a vedere già il dopo. Verrà più tardi ma comincia adesso.
Ps: L’espressione stilisticamente più bella di questo pezzo è, ve ne sarete accorti, intellettuali gemebondi. Perché non è mia, è di Gozzano. Non tutti scopiazzano in silenzio.
Le ultime parole fumose