Noi e loro.

Capisco la cretinaggine, ma a un certo punto uno deve smetterla. Se una volta si diceva non si parla coi fascisti non era per snobismo, era perché, semplicemente, non si parla coi fascisti. Indignarsi quotidianamente, fare da cassa di risonanza per questi, non solo è inutile, è controproducente. A lavare la capa al ciuccio, ricordatevelo, si arrifonde acqua e sapone.  Per quanto voi possiate parlare, questa gente non ascolta voi: ascolta loro, e basta. Due sono le cose che possiamo fare: essere migliori (e qui ci vorrebbe veramente poco), e essere di più.

Ovvio che è difficile: per anni la sinistra ha fatto un altro mestiere. Da una parte il PD, l’esecutore testamentario in camicia bianca e pantaloni attillati su un fisico peraltro di merda, dall’altra le varie sinistre babbee, da Tsipras a Ingroia a Topo Gigio, che più che incanalare il dissenso, hanno incanalato un botto di figure di niente.

La verità è che loro sono tanti, e hanno trovato dei leader che parlano la loro lingua. Invece noi stiamo qui a sentirci proporre Orfini, Gentiloni, la Serracchiani o qualche relitto da centro sociale. Noi non parliamo più, e quando parliamo diciamo cazzate, oscillando tra puzzette sotto i nasini con quella merda di Europa sempre in bocca, e tentativi di organizzare barricate coi mobili altrui (è una citazione, meglio spiegarlo). Non solo non abbiamo più una lingua comune, non abbiamo più una serie di regole base (diritti dei lavoratori? Ndranghete), ma pretendiamo pure di fare i superiori, mentre loro si organizzano. I loro slogan sono cretini e razzisti? Si chiama propaganda, e non si sconfigge con l’ironia. Si sconfigge con la serietà, non con le battutine saccenti sull’ignoranza di Di Maio, e non stupitevi se i piecori stanno a sentire uno di loro che promette a destra e a manca invece di ascoltare un laureato saccente che gli dice che sono choosy. La propaganda non attecchisce sul nulla. Se Salvini domani cominciasse sbraitare contro i venusiani, anche i suoi lo prenderebbero a pernacchie. Questa gente prospera sugli errori altrui, sulle politiche da macelleria sociale (tra l’altro dettate da uno come Juncker, che, poverino, è tanto ammalato). Avete governato di merda, questa è la verità, ecco perché la loro propaganda vi fa il culo: perché siete scarsi, supponenti e -fatevelo dire- anche ignoranti. Il problema non è che non siete riusciti a convincere loro: quelli non vi sono mai stati a sentire e mai lo faranno. Il problema è che vi siete fatti schifare da noi, e adesso piangete, e per colpa vostra piangiamo tutti.

Invece di pepetiàre, per una volta, fate le persone serie.

 



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