Non regalate libri.
Non regalate libri. Non è vero che più libri più liberi. Anzi, se solo vi fate un giro in qualche libreria, più libri più merda. Non è vero che avvicinando i libri al piecoro, il piecoro migliora, anzi. Il piecoro ci piscia sopra.
Non regalate libri. Restate casta, setta, carboneria. Chiedete anzi la parola d’ordine, chiedete esami d’ammissione, alzate i prezzi. Mettete la puzza al naso. La cultura non è democratica, la cultura non deve essere democratica, perché il piecoro, quando sente democrazia, vede solo l’occasione per abbassare tutto al suo livello.
Non regalate libri. Non parlate di libri. Siate spocchiosi, dite non è roba per te, lasciateli con l’amaro in booca, fate capire che comprare un fuoristrada è cosa facile, basta avere i soldi: capire Dickens no, lì i soldi te li puoi anche chiavare in culo.
Non regalate libri. Regalate sciarpe, guanti, bottiglie di vino, tutta roba che il piecoro può maneggiare, toccare, chiavarsi in corpo.
Non regalate libri. Non lasciateli entrare in libreria, ricordatevi che se invitate il cafone a pranzo vi trovate i suoi piedi sul tavolo.
Non regalate libri, non a loro.
Sentitevi superiori, siate superiori. Quello vi è rimasto, e non è poco.
Tenetevelo stretto, tenetevelo per voi.
Le ultime parole fumose