Quando è successo?
Non è di Marino che voglio parlare, se non per dire che è secondo me è stato un pessimo sindaco. A parte la gestione quotidiana della città, ricordo perfettamente l’alterigia e l’immotivata ferocia con la quale si rivolgeva, appena ne aveva l’occasione, ai lavoratori. Eppure, ripeto, non è di questo che voglio parlare.
Mi dicono che è stato vittima di una campagna mediatica. Ora, stiamo parlando di uno che ha almeno quattro uffici stampa, uno che se alza il telefono e dice voglio dire una cosa va in prima pagina su tutti i quotidiani nazionali, tutte le tv e tutte le radio. Mi pare che le armi per difendersi le abbia: che poi le usi per dire prima una cosa, poi un’altra, poi minacciare di tirar fuori chissà quali prove, e di cosa ovviamente non si può sapere, e infine, come fa sempre e da sempre, dare la colpa a qualcun altro, alla mafia, agli alieni, beh, saranno anche cazzi suoi.
Il punto che mi fa veramente capire che questo è un paese di servi, che non solo non aspirano a essere liberi, ma a diventare kapò, è questo: il fatto che si dica che è stato fatto fuori per poche decine di euro.
Ora, prendiamo un dipendente del comune di Roma: un autista, va’. E mettiamo che questo autista decida di usare i buoni benzina per la macchina di servizio, facciamo trenta euro, per fare invece il pieno alla sua Panda. E facciamo che l’autista siate voi. E mettiamo che l’onesto Marino vi becchi. Sapete che fa, l’onesto Marino? Vi licenzia. E poi vi denuncia alla magistratura. Per trenta euro. Da quello che so, è successo.
Ora, quello che vorrei sapere da quelli che dicono che Marino è stato fatto cadere per centocinquanta euro*, due spiccioli, che vergogna, è:
esattamente, riuscite a ricordarvi il momento in cui avete convinto voi stessi che uno come Ignazio Marino ha il diritto di fare quello che , se lo fate voi, andate in mezzo alla strada?
Esattamente, quando è che vi siete convinti di essere degli schiavi senza diritti?
Così, per curiosità.
*inutile dire che ancora non sappiamo se Marino abbia o meno taroccato le note spese. Inutile dire che è tutto ancora da provare.
Le ultime parole fumose