Meno male che ci sono loro.
Sul fatto che io schifi profondamente l’Italia e gli italiani, me compreso, non ci sono dubbi. Abbiamo mille difetti e siamo, ammettiamolo, brutta gente. Però, e mi fa piacere, c’è chi se n’è accorto e sfida la morte pur di raccontarlo. Parlo dei grandi editorialisti dei grandi italici giornali. Io, avendo di meglio da fare (pettinarmi, lavarmi i denti, fissare il soffitto, sperare che Zuniga si infortuni di nuovo), non li leggo, ma sapete com’è la rete: ogni tanto ti lincano un post, un articolo, una battuta, un fondo, e lì capisci che hai a che fare con gente che ha capito davvero tutto. Vado a elencare alcune perle:
I giovani non hanno voglia di lavorare, in provincia di (inserire il nome di una provincia a cazzo) cercano (inserire il nome di una professione a cazzo) per pagarli 30 fantastiliardi di bilioni al giorno ma tutti rifiutano.
Gli statali sono dei parassiti che rubano lo stipendio e non hanno voglia di fare un cazzo e fingono di avere i tumori per prendersi i giorni di ferie per andarsene al parco invece che al reparto oncologico.
Gli operai sono delle merde ribelli che non capiscono quanto sia buono il padrone.
I pensionati sono dei ladri che rubano il futuro dei giovani che però a loro volta sono delle merde perché in provincia di (inserire il nome di una provincia a cazzo) cercano (inserire il nome di una professione a cazzo) per pagarli 30 fantastiliardi di bilioni al giorno ma tutti rifiutano.
Tutti, in genere, approfittano della sanità pubblica andando a fare i picnic per dentro al Cto o ai Pellegrini.
I ristoranti sono pieni ma i ristoratori fanno finta di chiudere per scappare alle Bahamas con un manipolo di puttanone.
Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità.
I No Tav sono terroristi.
Ce lo chiede l’Europa.
Il film di Veltroni è bellissimo.
E nonostante i quotidiani ci elargiscano giornalmente queste perle, noi italiani ci ostiniamo a comprare sempre meno i giornali.
Chissà perché. Ma certo, è perché siamo delle merde.
Le ultime parole fumose