Adesso che Bersani sta meglio.

Adesso che Bersani sta meglio, ha parlato con la famiglia, ha chiesto se gli avevano registrato la partita della Juve, insomma adesso che è fuori pericolo, è il caso di dire un po’ di cose che (ovviamente, come al solito) non sono state dette, se non di sfuggita. Quindi, premesso che: contro la mia stessa antipatia per l’uomo, sono felice che stia bene, e che mi sono sinceramente dispiaciuto per la sua malattia, smettiamo di parlare di lui, così, magari, isolando il fatto dall’umana empatia, riusciamo a chiarirci meglio.

Fermo restando quanto ho appena scritto (che vi prego di tenere a mente), facciamo che parliamo di un politico a caso, tale XY.

E facciamo che questo XY sia non un uomo delle opposizioni, ma uno che bene o male, negli ultimi anni, ha condiviso importanti responsabilità di governo. E mettiamo anche che questo politico XY, assumendosi appunto queste responsabilità, sia anche un po’ colpevole dello sfascio totale del paese che contribuisce a governare. Ma: attenzione. Adesso questo politico sta male, e, come è ovvio, qualcuno gli augura pubblicamente tutto il male possibile, qualcuno invece spera sinceramente che si rimetta presto, qualcun altro (moltissimi) spera che crepi quanto prima anche se pubblicamente gli manda mazzi di fiori al capezzale.

Come è ovvio, come  è, come è sempre stato, come sempre sarà. E’ tremendo, ma è la vita, che è tremenda.

Ora, mettiamo che questo carosello di auguri, di cuore, celati o bestemmianti, invece che svolgersi nelle nostre testoline ipocrite, avvenga sul web. Esattamente, cosa cambia? Che i giornali scrivono che il paese si è imbarbarito? Bene, ho una notizia per voi: il paese si è imbarbarito anni fa, con buona pace degli austeri commentatori. Ripeto, io non sono tra quelli che augurano il male al politico XY (ripeto, non Bersani, non sto parlando di lui), ma. E’ il politico XY consapevole che le sue responsabilità di governo impattano quotidianamente con la vita delle persone? E’ egli consapevole che ogni volta che un governo da lui sostenuto autorizza tagli alla sanità pubblica, qualcuno, un essere umano come lui, meritevole della stessa pietas e delle stesse cure, muore?

Il politico XY autorizza un taglio alle spese sanitarie e QUALCUNO MUORE.

Solo che questo qualcuno non ha una faccia, se non per i familiari: sta lì, in un pronto soccorso lurido, a ricevere l’assistenza che può dargli un personale sanitario ridotto all’osso e poco motivato, mentre i governi comprano aerei scambiandoli per elicotteri.

E’ il politico XY consapevole che, ogni volta che qualcuno, nel governo che sostiene, compra aerei da guerra, finiscono i soldi per le scuole? Si rende conto, mentre è circondato dal calore dei messaggi d’affetto, che mentre il suo governo è impegnato a salvare le banche (LE BANCHE!), qualcun altro, per colpa di quelle stesse cazzo di banche, perde la casa, e un’intera esistenza di una intera famiglia (composta di persone esattamente identiche ai familiari in ansia per la salute di XY) viene spazzata via?

Ora, se fossi nei panni del politico XY, sarei perfettamente consapevole del gran numero di persone che mi augura, anche pubblicamente la morte. Non è bello, personalmente non lo faccio, ma non sono così vergognosamente ipocrita da far finta che così non sia.

Vedete, quando Dylan Thomas era sul letto di morte, chiamarono la moglie, che, accorsa al capezzale, pronunciò una sola frase: Non è ancora schiattato, quel porco? 

Tremendo, eh? Vedete, il fatto è che lui le aveva distrutto la vita, e lei semplicemente disse la prima cosa che le venne in mente.

Personalmente, se fossi il politico Xy, al quale, anche se non esiste, auguro ogni bene di vero cuore, cercherei di prendere decisioni, di fare cose che facciano pensare alla gente che il mondo sarebbe un posto peggiore, senza di me. Ma si sa, io sono un povero stronzo.

 

 



30 Commenti

  1. Louis Cypher

    Caro Amlo,
    ora che Bersani sta meglio, con grande sollievo di tutti, perché invece non diciamo quello che dovrebbe apparire più tristemente evidente in questa storia, e cioè: mettiamo che uno che non si chiama Bersani si presentava al pronto soccorso dell’ospedale di Parma accusando un forte mal di testa, secondo te nel giro di un’ora sarebbe stato sottoposto a una TAC, visitato dal primario della Neurochirurgia e operato nel giro di un’ora dall’equipe al completo?
    Viva la sanità italiana!
    Statti bene, se puoi…

    • amlo

      mah, questo non so. il servizio pubblico è pieno di persone perbene che cercano di fare il meglio possibile anche per chi non sia bersani.

      • Louis Cypher

        Complimenti Amlo, risposta degna della più fine diplomazia democristiana… Peccato che il meglio possibile non sia l’eccellenza prestata con eccezionale tempismo in questo caso. Chi parla di casta in questo Paese è solo un malpensante.

        • amlo

          non è diplomazia, anche perché non ci ricavo un cazzo. è che non mi voglio accodare al dagli al lavoratore. se la sanità non funziona non è colpa dei medici. se la pubblica amministrazione funziona male mi rifiuto di dare la colpa al poveretto che si va a pigliare il caffè alle undici. li vorrei vedere a rizzo e stella se il caffè, loro, al corriere, glielo negassero.

          • Louis Cypher

            vabbuò Amlo, attaccate a’ tazzulella ‘e cafè…

          • amlo

            no, dico solo che il gioco di parlare male dei lavoratori lo lascio al corriere. per me se un ufficio va male la colpa è del capufficio. così come se la fiat non vende una cazzo di macchina la colpa non è dei metalemeccanici. tutto qua.

          • Louis Cypher

            e chi ha mai inteso parlar male dei lavoratori? corriere… fiat… ma che cazzo c’entrano? quello che mi pare chiaro è che se tutti scattano sull’attenti e rispondono all’adunata (anche fuori servizio) quando un potente varca la soglia di una struttura pubblica è perché siamo intrisi e pervasi dalla subcultura del servilismo e non quella del servizio al prossimo in difficoltà, chiunque esso sia, con pari dignità e abnegazione.
            accà nisciun’ è fesso, Amlo… è inutile che travisi il senso del mio commento iniziale: non facciamo gli scemi per non andare in guerra. 

    • giovanni

      se non sai neanche di cosa parli, che commenti a fare? Un’emorragia cerebrale di grado 3 su 4 non è un semplice “forte mal di testa” e non so dove vivi tu, ma qui in Emilia-Romagna la sanità pubblica è ancora abbastanza efficiente da saper valutare subito se il forte mal di testa è qualcosa di peggio ,e quindi di urgente, da operare subito. Specialmente negli ospedali che NON hanno il reparto di neurochirurgia, come quello di Piacenza, dove devono essere velocissimi a capire la gravità della malattia e mandarti subito nell’ospedale più vicino dove ti possono operare. Ricapitolando: non sai che è stato male a Piacenza e l’hanno operato a Parma, figuriamoci dove ti sei sognato che nel giro di un’ora gli hanno fatto tutti gli esami possibili a PC, trasportato a PR, fatto ulteriori esami necessari prima di mettere le mani nel cervello, e operato.
      Se ti inventi tutto, poi è facile accusare a vanvera di presunti favoritismi….

      • Louis Cypher

        Giusto Giovanni, hai detto bene, non avevo considerato: “lì in Emilia-Romagna…”. 

  2. Giordamas

    Non ho tanto ben capito dove vuoi andare a parare. Non pensi che se fossi davvero il politico XY se un Amlo ti ponesse questi quesiti, gli risponderesti: “Ma, a modo mio, magari sbagliando, è tutta la vita che sto provando a fare questo, con tutti i limiti e i condizionamenti che lo stare in politica prevede”? E, poi, non comprendo perché dal malore del povero e mediocre Bersani, dal vero e dal finto cordoglio pubblico, si debba passare per necessità di ragionamento alla critica dei politici italiani in toto e alla dichiarazione su cosa dovrebbe fare un bravo e onesto politico. Intendi, forse, dire che se un politico si ammala e rischia la morte, i media dovrebbero farne l’epitaffio in vita e tratteggiare la critica di tutto l’operato politico? Non sarebbe meglio farle postume certe operazioni?

  3. Pinellus

    Maestro,
    tutto molto bello.
    Però Le faccio notare molto umilmente che il Suo ragionamento è viziato da un errore di fondo.
    Si parte dall’assunto (a mio parere scorretto) che ci troviamo in una oligarchia.
    Dove ci sono i sudditi e un gruppo ristretto di persone al comando.
    Ma fine a prova contraria, da queste parte i governi vengono democraticamente eletti.
    Il politico XY, prima di diventare tale e di ricoprire una carica di governo, ha dovuto risolvere quella pratica che va sotto il nome di “ricerca del consenso”.
    E’ una pratica in cui noi poveri stronzi affidiamo in fiducia la gestione della Res Publica in mano qualcuno che si propone come gestore con un’idea (idea che noi decidiamo di seguire o meno).

    L’astio di questi giorni è molto più simile a quello che si riserva ai Dittatori decaduti (e nel secolo scorso ne abbiamo visti tanti). Ma possiamo quindi dire che attualmente noi viviamo in un paese dittatoriale??

    Mmò. Il fatalismo delle persone che attendono i provvedimenti di un governo solo per esprimere le loro jastemme, non Le pare forse un atteggiamento ben peggiore di chi quei provvedimenti li vota?

    Poi concordo perfettamente con l’ultima parte del post. La classe politica dovrebbe abbandonare la contingenza e lavorare per l’eternità.
    Sempre con rispetto.
    Saluti.

    • antonio ferrucci

      azz! dopo Monti, dopo le “larghe intese” ancora pensi di non trovarti in un’oligarchia? sogni d’oro

  4. Mamo

    Caro Louis Cypher, mio zio, ormai prossimo ai novanta è un signor nessuno. Trasportato l’altro ieri all’ospedale, per un caso simile, è stato operato d’urgenza, al pronto soccorso, e salvato. ora è costantemente monitorato. Per quel che mi riguarda, e credimi, non sono né un medico né un paramedico, ne ho visti molti di questi casi, e la sanità pubblica non è così scadente come si racconta in giro (è pure vero che le cliniche private ormai sono in…ribasso). Per quanto attiene a Pinellus, mi accodo ad Antonio Ferrucci: chiunque noi si voti, decidono sempre “Loro”, chi deve salire, lassù. Caro Amlo, l’unica soluzione sarebbe una Rivoluzione. Che non restauri quanto rimosso, però. Al momento, non vedo altre strade, per l’Italia. Purtroppo.

    • Oh, ma allora aggiorniamo la voce di Wikipedia sull’Italia per quanto attiene la forma di governo.
      E io che non avevo capito ancora. Ma certo. Decidono sempre “Loro”.
      Pure nel mio condominio ci sono sempre quelli che gli pesa il culo a venire alle assemblee e delegano.
      Poi l’assemblea prende una decisione a maggioranza e quelli che non c’erano ti diranno sempre che “Loro” (cfr chi ha deciso) hanno sbagliato tutto, che loro conoscevano uno che quel lavoro te lo faceva per la metà, che tizio si intasca i soldi e così via.
      Ma tanto lo sappiamo che chi non c’è ha sempre ragione.
      Tanti saluti. Io vado in Iran. Tanto, oligarchia per oligarchia…

  5. Artane

    Sono perfettamente d’accordo con questo post, come cantavano i Manic street preachers ” la sinistra liberista ha distrutto  la mia giovinezza” qui da noi ha proprio direttamente o indirettamente smantellato lo stato sociale.

  6. Flavio

    Che bello Amlè! Ce ne fossero tanti di “poveri stronzi” che dicono queste cose, il mondo sarebbe meno ipocrita! Lo condivido veramente, non solo su facebook!

  7. Flavio

    Amlo, scusa non voglio utilizzare questo spazio per aprire una polemica, ma devo pacatamente dire a Pinellus che si! Siamo in un’oligarchia!…a parte tutte le riserve che ho per la tanto amata “democrazia”, non siamo in una democrazia, nessuno cerca il consenso, nessuno ha veramente il consenso. Vedi Pinellus, quello che tu chiami consenso è visibilità mediatica… xy è qualcuno perchè i media lo danno in pasto alle masse (il popolo come dicono loro). Tra i media e loro si viene a creare un rapporto osmotico, una dipendenza, ciascuno esiste in funzione dell’altro. Siamo appunto in un sistema OLIGARCHICO!

  8. contingente

    Il fatto che il paese si sia imbarbarito anni fa o forse lo è sempre stato, non da diritto al pisquano quaquaraquà di scrivere e di conseguenza schiaffarmi sotto gli occhi, che si tratti di  facebook o di qualsiasi altro mezzo di comunicazione della rete, il suo pensiero di m… legato alle di lui aspettative riguardanti la morte di xyz, ma anche di abc, def e via dicendo. Un conto è pensarlo e sono affari tuoi mentre un altro conto, è andare a scriverlo in giro per la rete e dunque se lo fai unitamente a qualche centinaio di scemi pari a te di scriverlo in un social network, i giornali hanno tutto il diritto di rimarcare il fatto.
    Malgrado, ci abbia impiegato un intero giorno, c’è arrivato a capirlo persino Grillo, se ti sforzi un pochetto, vedrai che ci arrivi anche tu.

    • amlo

      e se tu provassi a leggere con attenzione quello che scrivo forse capiresti che non dicevo quello di cui mi accusi. ma mi sa che anche se ti sforzi non ci riesci.

      • contingente

        se ti sforzassi, riusciresti a comprendere che non ti accuso un bel niente, ho semplicemente suggerito. Inoltre, se pochi ti capiscono come, hai affermato tu su facebook minacciando l’abbandono a fine anno, forse dico forse, il problema è più tuo che mio per cui, impara a esprimere meglio il tuo pensiero. 

        • amlo

          anche qui: non ho detto che pochi mi capiscono, ho detto che mi sono rotto il cazzo di chi fraintende perché VUOLE fraintendere. il mio pensiero più chiaramente di così non posso esprimerlo. e sono appunto commenti come ” se ti sforzi un pochetto, vedrai che ci arrivi anche tu” che mi convincono, ogni giorno di più, che questa è roba da lasciare alla gente di raitre.

  9. contingente

    E’ sempre meglio rai tre dei baùscetti della tua risma che si sentono in obbligo di dover essere sarcastici a tutti i costi. Stammi bene baùscia made in sud.

  10. contingente

    attia!!!

    • amlo

      (come vedi la tua risposta l’ho pubblicata, io. vatta rivolgere con questi toni ai tuoi amichetti de sinistra e vedi se non ti mandano gli sbirri a casa, altro che pubblicare le cose che scrivi)

  11. Boris

    1) Mio zio, signor nessuno come tutti noi in famiglia, si è presentato al pronto soccorso che gli faceva male il petto, e dopo due ore lo avevano messo in sala operatoria e hanno persino scetato da dentro al letto l’esimio chiarissimo dott. prof. g.cristo primario per farlo operare, e ora sta meglio di prima. Tutto ciò al san leonardo di salierne nelle feste di natale.

    2) Il paese si è imbarbarito anni fa? A dire il vero non ricordo un periodo in cui NON fosse imbarbarito. Ricordate che meraviglie uscivano dal microfono di radio radicale negli anni meravigliosi del boom di craxi e del miracolo italiano? E mica era povera gente che aveva perso la mamma in guerra per colpa del regime. Ciò al netto del fatto che Amlo fa notare cose giustissime (se un esponente del partito che ha sgarrupato l’Italia a botte di privatizzazioni e precariato e non ha fatto un emerito niente per risolverne i disastri, se qualcuno lo iastema più di tanto non si può lamentare).

    • amlo

      ma infatti io non ho mai detto che Bersani ha avuto un trattamento di favore (anche se è OVVIO che un pochetto, se ti chiami Bersani, ce l’hai, non facciamo finta di neinte). però non è che TUTTI gli altri schiattino al pronto soccorso: il pubblico è pieno di fetenti, ma c’è un sacco di gente che fa bene il suo mestiere nonostante i dirigenti piazzati lì da Bersani.

  12. Federico Mantova

    leggendo i commenti a questo post posso per certo ritenere Amlo che l’imbarbarimento di cui parli non v’è traccia.. ;)
    ma possibile che per parlare di un argomento qualsiasi in italia si debba prendere il bilancino?
    XY io l’ho letto come un monito non come una persona con gambe, capelli, pesce e portafogli.
    Bersani, Fiorito, Berlusconi o Marrazzo o io. siamo tutti uguali; un malore è un malore.
    allora togliamo XY e mettiamo il Papa che ogni volta che se sente male un Papa chiudono mezzo ospedale.

  13. Max

    Alla fine il Bersagli era il meno peggio e se il M5S ci fosse stato lo avrebbe tenuto per le palle a lui e soprattutto al politburo che gli stava dietro, a partire dal baffetto, e forse qualcosa di buono e di meglio lo avrebbero fatto …

    AD MAIORA