Sandokaaaàn.
In questo bellissimo libro, Vaime racconta che Mastronardi non sopportava i suoi colleghi insegnanti, e ogni tanto sbroccava e si metteva a urlare: Perché? Perché? Perché devo incontrare tutti i giorni questa gente qua? E il Preside, cercando di calmarlo: Ma Mastronardi, chi mai vorrebbe incontrare invece dei suoi colleghi? E lui, pronto: Sandokan! Ora, fatte le debite proporzioni, e stabilito che non solo non mi potrò mai paragonare a Mastronardi, e neanche ai suoi odiati colleghi, e figuriamoci se mi sogno di chiedere di incontrare Sandokan, penso. Che una volta non mi dispiacerebbe un bel kriss malese infilato tra le scapole, invece del solito, scontato, cazzo in culo.
Le ultime parole fumose