Sono un vecchio trombone, lo so, ma.

Vi sarete accorti che è un po’ che non parlo del libro, a parte per il bannerino che vedete qui sotto, e che a molti, chi per scherzo chi perché è veramente scemo, sta sulle palle. Poche cose solo vi devo dire al riguardo: la prima, che veramente molti mi segnalano che il libro non si trova nelle librerie. Giusto: se lo volete lo ordinate via web cliccando il bannerino (siamo ormai nel 2013, fatevene una ragione, anche alcuni che votano Pd hanno imparato a comprarsi le cose in rete), oppure andate nelle librerie fiduciarie e lì, grazie a dio, se non lo trovate è perché è finito. Noi, nel senso di io e il mio editore, non ci possiamo permettere una distribuzione capillare, innanzitutto perché poi il libro vi costerebbe il doppio come minimo, e se proprio ve lo devo dire, perché è inutile. La distribuzione capillare serve se l’autore va da fazio e poi il giorno dopo i piecori vedono il libro nei megastores e se lo accattano perché, giustamente, si fidano di quello che gli dice la tv. Ora, non andando io in tv, non venendo recensito sui grandi giornali (e mi fa piacere, posso solo immaginare cosa direbbe del mio libro uno che recensisce con cinque stelle un cazzone emerito), far arrivare il libro in tutte le librerie del regno non ha, semplicemente, senso.

Anche perché il libro non sta vendendo bene, sta vendendo benissimo.

Certo, non secondo gli standard dei big, ma voi dovete tenere presente che l’unico mezzo su cui faccio pubblicità è questo blog (e sporadicamente, qualcosina su riviste specializzate), e io so che se uno qualsiasi dei libri italiani nella top ten dovesse contare solo sul blog dell’autore venderebbe al massimo dieci copie, e solo minacciando fisicamente amici e familiari. Quindi, sono molto contento. Molto. Anche perché, e lo so che mi ripeto ma ve lo devo, ho dei lettori veramente belli, che si fanno volere bene. Gente che mi scrive, in pubblico e in privato, che mi chiede l’amicizia sui social network: persone che ad averci a  che fare ti si aggiusta la giornata. Per questo tipo di persone io supero il mio furibondo odio per le presentazioni e vado, quando posso, se mi chiamano. Perché le persone (tante, tantissime, roba che non mi sarei mai aspettato) che vengono sono persone che vale la pena incontrare. In fondo, stabilito che farci i soldi è difficile, grazie a voi mi sto levando tante di quelle soddisfazioni che non ne avete idea, e oh, sarò un trombone, ma io periodicamente mi sento in dovere di ringraziarvi per questo successo a modo nostro. In fin dei conti abbiamo, tutti insieme, rovinatoparecchie giornate a parecchi stronzi con la puzza la naso.

E di questo, ancora una volta, vi voglio ringraziare di cuore, amici miei.