Non fa una grinzane.
Io e unElvis ci stiamo dilettando nell’immaginare la trama di un romanzo che potrebbe vincere il premio Strega, e rimescolando un po’ le carte, ci è uscita questa cosa qua.
Lui vive in una piccola città di provincia negli anni 70. Suona in un gruppo ed è fanatico del kung fu. Si vergogna molto, ma gli piacciono i Chicago e Leo Sawyer. Tra varie e ridenti vicissitudini si trova una volta in un’assemblea di femministe nella facoltà di magistero occupata. Le femministe gli danno la corsa e lui scappa. Immaginatevi la sua sorpresa quando, qualche giorno dopo, lui incontra la più carina di loro in bar e lei gli dice: Cosa faresti se ti dicessi che ho voglia di scoparti?
Per quello che ne sappiamo noi, c’è abbastanza materiale per un paio di trilogie, visto che le trame non sono proprio il forte delle patrie penne, ma siamo aperti ai vostri suggerimenti. Scrivete e contribuite con noi a scrivere il prossimo premio letterario.
lui ci sta, anche perchè tiene il pesce pulito, in quanto, come diceva il suo vecchio maestro zen ” prima regola della vita, nesci da casa ca minchia pulita!”
Ah il Magistero l’ha fatto mia mamma, ma allora sei vecchio veramente!
Sarò brutale ma onesta.
Non leggo né di sciancate né di anoressiche né di ragazzo pazzoide in quanto genio della matematica o al massimo della musica, suggerisco pianoforte. Non c’è neanche un fascista?
Con queste carte non vincerete mai.
Secondo me, il fatto che fai le supplenze ed incontri tutti i giorni deliziose ninfette di 16 anni non ti fa bene.
Se per deliziose nifette di sedici anni intendi delle scrofe sovrappeso, sudate e rincoglionite ci siamo quasi. Comunque i tuoi suggerimenti andranno tutti accolti. Maggica.
Eh no… con quella trama mi sa che siamo ancora lontani dai livelli raggiunti da “Statti attento da me” (buonanima?) ed “Inferno”…
e infatti l’idea è di scrivere una cacata
Sì ma se proprio vuoi scrivere una cacata, almeno ambientala ai giorni nostri. La vostra trama è già datata. Se bisogna fare un’operazione di marketing, almeno la si faccia bene.Comunque la solitudine dei numeri primi mi ha davvero delusa, ancora non mi spiego le ragioni del successo. Si sono sentiti tutti un po’ numeri primi?In quel romanzo non accade assolutamente niente.
eh no, glia nni 70 stanno tornando di moda. comunque noi non lo scriviamo mica: stiliamo gli argomenti e poi vediamo da settembre in poi quanti babbei ci hanno scritto dei libri.
gli anni 70 tornano di moda a cadenza ciclica di un quarto d’ora ogni due mesi
Basta anni 70. Scriviamo la storia di lei che fa il liceo ed è innamorata di questo ragazzo che non la caca manco di striscio(ed ha anche le sue buone ragioni). Finchè insomma, alla festa di fine anno sono al momento clou che finalmente pare succeda qualcosa e invece urla, scrosci e qualcuno ha allagato la palestra, momento magico rovinato, lui parte il giorno dopo per le vacanze e lei resta di merda e da allora la sua vita, che già brillante non era, va pure abbastanza a rotoli. Ritroviamo la nostra eroina dieci anni dopo con la finestrella di feisbuck che le chiede di accettare l’amicizia e riconosce nella foto il tanto agognato amore. Che fare? Accettare o meno l’incontro col destino?
Anche se facebook è una fucina di chiavate e ritorni di fiamma, ciò non vuol dire che non sia una calderone di squallore. Non è facebook il rilancio del libro. Credo che un libro con pagine imbevute di sostanze stupefacenti da leccare (tipo Il nome delle rosa) sia culturalmente molto più stimolante dell’ultama copertina accattivante che troveremo sugli scaffali della feltrinelli o della fnac.
Ma va’?!Però lo scopo era scrivere un calderone di squallore.
(vedi sopra)