Prendetevi i fischi.
Qua due sono le cose: o io mi sono completamente rincoglionito, oppure qualcosa, nelle cervella della gente che piace, si è definitivamente rotto. E per quanto io non mi piaccia, mi detesti, sia violentemente ipercritico nei miei confronti, al punto che mi capita di non dormire la notte per cazzate che ho fatto quasi quarant’anni fa, stavolta sono più che convinto che su questa cosa ho decisamente ragione io.
Sto parlando delle difese d’ufficio della povera presidente della Camera, la già santificata Boldrini, per i fischi ricevuti a Civitanova, dove era andata a presenziare alle esequie dei tre suicidi.
Non mi riferisco a lei, che, mi sembra di capire, s’è presa i fischi pure con una certa dignità, ma ai solerti difensori d’ufficio che immediatamente l’hanno difesa; ovviamente, trattandosi di una donna, anche con una certa pelosa condiscendenza per niente scevra dal peggior sessismo, quello del tipo le donne non si toccano non perché se no va in galera, ma perché neanche con fiore, orsù, prima le donne così gli possiamo pure guardare il culo. Il fatto è che criticare, anche di sfuggita, chi fischia un politico, e in un caso umanamente drammatico come questo, io lo trovo spaventoso. Tre persone, tre esseri umani, hanno deciso di togliersi la vita, magari non solo, ma anche per colpa di una situazione sociale disastrosa, e qui ci dobbiamo fermare un attimo. Un suicidio è un atto di disperazione che noi non vogliamo nemmeno immaginare: il nostro cervello lo registra, ma volutamente non si sofferma (pura autodifesa, suppongo) su quanto dolore, quanta sofferenza, quanta tristezza, quanto sincero spavento porti a compiere un atto così violento contro se stessi. Ma una cosa è la rimozione, il non voler neanche pensare al dolore, perché anche il solo pensarci ci ferisce, ma nemmeno allargare a capocchia il principio staliniano secondo il quale la morte di una persona è un dramma, quella di un milione è un numero nelle statistiche; perché qui pare che ormai nemmeno una tragedia così circoscritta abbia diritto al dolore, alla rabbia, al furore degli amici, della comunità che da questa sofferenza viene invasa. I difensori d’ufficio si lanciano in: non è colpa della Boldrini. E grazie al cazzo, rispondo io, grazie a questa capocchia di cazzo. E’ ovvio, che la Boldrini non c’entra nulla. Però. Se ti fai eleggere al Parlamento, accetti che ti venga conferito (dietro lauto compenso, di certo non equivalente a una pensione sociale) l’onore di ricoprire la terza carica dello stato, beh, mi dispiace, ma allora tu c’entri eccome. Hai scelto di rappresentare lo Stato: ripeto, lo hai scelto. E hai scelto di rappresentare uno Stato che di questa tragedia umana, anche se magari solo in parte, è certamente corresponsabile: non si può seminare miseria, strafottenza umana, disprezzo per la dignità delle persone e poi raccogliere applausi, almeno non quelli a cui dici che è equa una pensione da cinquecento euro mentre destini ai tuoi rappresentanti indennità trenta volte superiori. Pretendere che la Boldrini non venga fischiata sarebbe come dire che Marchionne non può essere contestato a Pomigliano o a Termini Imerese: non è sempre colpa dei fantomatici azionisti o dei misteriosi mercati. Se ti pagano, e bene, per metterci la faccia, beh, le facce vanno bene sulla copertina dell’Espresso ma vanno bene anche per gli sputi; se rappresenti lo Stato, è lo Stato è colpevole, vai a prenderti gli sputi e i fischi per lui. Altrimenti uno dice no, grazie, io non voglio mettere la mia faccia sulle politiche economiche dei vari Monti, Fornero, Tremonti, Visco, Biagi, Ichino: me ne sto all’opposizione a combatterli.
La zona grigia, quando la gente muore, non c’è più. Non vi potete ammacchiare da nessuna parte, dovete prendere una cazzo di posizione.
E mi fate anche un po’ schifo voi che dite che che c’entra, smettiamo di dare al colpa alla crisi e alla povertà, la gente si è sempre tolta la vita. Anche qui, l’unica risposta è grazie a questo cazzo, mentre mi permetto di farvi notare che il numero dei suicidi alla buvette, nei resort di lusso e nei consigli d’amministrazione delle banche (a meno che non arrivino i carabinieri) è sempre stato e continua a essere estremamente esiguo. E che il benessere economico che certa gente ritiene assegnarsi mentre altri, letteralmente, muoiono di fame, diventa un fattore importante per il raggiungimento di una serena longevità. E trovo insultante criticare la rabbia e il dolore del popolo bue: in questi casi, il popolo ha il diritto di essere bue, perché il giogo, cari miei, pesa. Fa male.
Per cui, vi prego, smettetela di difendere dalle colonne dei vostri giornali la signora Boldrini; che, tra l’altro, non ha bisogno di voi, avendo appena assunto per chiamata diretta ben cinque giornalisti a farle da ufficio stampa.
Cinque.
Bravo.
E aggiungo: una persona che, come i media ci ricordano, “ha aiutato i poveri del mondo” e dice: “non immaginavo che ci fosse tanta povertà in Italia”…be’, mi lascia senza parole. Ma quando poi la stessa Boldrini commenta, da brava maestrina, che le persone che si sono suicidate si “vergognavano” di essere povere e che per questo non hanno chiesto aiuto…allora mi rendo conto che non “immagina” che “chiedere aiuto” (a chi?!) non serve a nulla, perchè, oggi più che mai, chi è nei guai può trovare soltanto porte sbattute in faccia.
appunto. la terza carica dello stato NON PENSAVA.
Sei disperato e decidi di ucciderti, ma lo fai in silenzio e senza disturbare invece che farti saltare in aria imbottito di tritolo all’ingresso dei luoghi in cui si decide del tuo futuro.
Decidi di scomparire senza fare danni e rimani una brava persona anche nella disperazione; bella differenza con chi continua a fare danni irreparabili e non decide una buona volta di scomparire per la vergogna.
amaramente mi tocca contaddirti, questi non sono rappresentanti di nessuno stato per il semplice e desolante motivo che in italia, ormai, uno stato non c’è più. tutto quello che uno stato dovrebbe fare non viene fatto da decenni. esiste l’apparato burocratico ma è, appunto, un apparato autoreferenziale e fine a se stesso. quando va bene è inutile ma sempre più spesso è un peso insopprotabile per i cittadini. Che stato è quello che pretende il 50% del reddito per non fornire alcun tipo di servizio decente? che stato è quello che prima ti fa firmare un accordo di prepensionamento e poi te lo ficca in culo lasciandoti senza nulla? che stato è quello che mentre si muore di fame disquisisce su quanto siano saggi 10 inutili morti di sonno? e continuerei per ore, ma sono a casa tua e non misembra il caso di ropere troppo.
La cultura popolare (tv, editoria, etc…) che sta esprimendo questo scorcio di terzo millennio mi ricorda nei contenuti la frenesia per gli ufo e gli alieni degli anni 50-60. Nel culmine della guerra fredda gli incubi dell’americano medio erano popolati dal timore che “gli altri”, ossia i cattivissimi “alieni” dell URSS potessero invadere e distruggere gli USA. E il cinema sublimò questi timori diffondendo storie di alieni cattivissimi e mostri orrendi venuti per annientare il mondo civilizzato. Oggi, fateci caso, simo invasi da storie sugli zombies, serie come “the walking deads”, videogiochi come “resident evil” e film spopolano. Ma chi sono questi “morti viventi” che temiamo oggi ? A mio modesto parere sono le folle di poveri e affamati (del terzo e di questo mondo) che temiamo possano invadere le nostre città e venire a mangiarci vivi, la nostra coscienza sporca ci fa temere che questi suicidii possano tornare dal ondo dei motri per venire a chiederci conto del nostro egoismo e della nostra indifferenza. Sono pazzo ? Si un pò
Parole sacrosante.
Per la serie “senza sputi erano boni tutti”.
Facciamo a capirci: che i parenti e i conoscenti delle vittime possano contestare la Boldrini si può comprendere. Usare l’episodio a capocchia di cazzo per montare una polemica ad personam contro la Boldrini stessa in quanto rappresentante delle istituzioni mi sembra invece un po’ meno comprensibile. Come la pretesa che il Presidente della Camera sia pagata per fare l’orso del tirassegno a conto terzi. Anche perché lei non sta affatto mettendo la sua faccia per difendere le politiche economiche dei vari Monti, Fornero, Tremonti, Visco, Biagi, Ichino. Non lo ha fatto prima, non lo fa adesso. Anzi, ti dirò di più: in tanti stanno cercando di usare l’episodio di Civitanova per tirare un po’ di merda su chi ha sempre difeso gli immigrati, come facevano La Russa, Maroni e Abberluscone. Ricordiamo ogni tanto che il proverbio su tutte l’erbe finisce sempre nello stesso fascio. Può pittarsi di rosso, di nero, di giallo, cinquestelle, cocozza o turchino ma sempre fascio è.
non si tratta di fare l’orso al bersaglio, e infatti nessuno gli ha menato. MA. se rappresenti lo stato, non è che l’unica conseguenza è assumere gli amici e i figli loro: anche prendere qualche fischio ci sta eccome. e basta co sto numero che bisogna fa come dice er piddì se no facciamo contenti i fasci. e io contro la boldrini non ho detto UNA parola, se hai letto il post.
Il problema è questo: lo stato oramai è un nemico dei cittadini. Il governo prende sempre più tasse dalle piccole e medie imprese, il peso fiscale è ormai sopra il 50% e se uno non gestisce bene le fatturazioni si ritrova con carichi fiscali che possono superare il 70%. Gli impiegati hanno il potere assoluto, di vita e di morte sulle aziende medie e piccole, sono ipertutelati e costano il 120% di quello che percepiscono (1.000 € di salario netto, significa 2.200/2.400 € di lordo, cifre assurde). Mantenere in piedi un’attività in Italia non ha senso. Uno fa prima a comprarsi buoni e titoli tedeschi, ha un rendimento minimo ma sicuro e almeno non brucia il capitale in attività imprenditoriali a perdere comunque. Oltre ai soldi che lo stato si zuca, i governanti non fanno nulla per mettere le imprese italiane in condizione di essere competitive, anzi sembra quasi che ci goda a mettere continuamente lo sgambetto. Improvvisi cambiamenti legislativi rendono impossibile qualsiasi pianificazione non dico di medio lungo periodo, ma nemmeno di breve periodo, visto che le regolamentazioni e gli scenari di mercato cambiano con scadenze brevissime di poche settimane. E’ un inferno lavorare in Italia e l’insuccesso è sicuro indipendentemente dalle capacità degli attori. In Italia deve accadere quello che non accadrà mai: una sommossa sanguinosa. Un buon 40% di popolazione deve essere eliminata fisicamente. FInchè chi arriva a suicidarsi non si libera del senso di colpa e non comprende che c’è qualcuno che si sta mangiando quello che spettava al suicida, non cambieranno le cose. La forza per suicidarsi deve essere usata per combattere e eliminare chi distrugge le vite.
Che gli impiegati abbiano tutto il potere delle tenebre, mi pare una scioccaggine.
Per eliminare il 40% della popolazione basta far girare la voce che regalano l’iphone 5 a Timisoara.
Lo so che poi tornano, però mica debbo inventare tutto io.
ti posso “condividere” ogni giorno della settimana???
Semplice e coerente come sempre.
Per me ogni scelta fatta impone chiare, precise ed imprescindibili assunzioni di responsabilità RESPONRABILITA’ R E S P O N S A B I L I T A ‘.
Ieri ero dal macellaio. Entra una calasinga “laqualunque” e ordina tre fettine di fegato. Il macellaio ne affetta quattro (piccole fette) per un totale di UN EURO E SESSANTA CENTESIMI. La signora abbasso lo sguardo e chiede di toglierne una.
Questa è quanto accade qui.