I 10 Peggio Libri Di Testo Per I Criaturi.

1) Il Libro Dei Disegni Maledetti. Come sapete, la nuova didattica de sinistra per il criaturo italico prevede tanta ma tanta creatività, quindi daje de disegno così i redattori non si devono sforzare a scrivere il libro ma solo una didascalia per pagina che dice: cari criaturi, adesso in questo box da sei centimetri per sei voi ci dovete disegnate tre leoni che abballano, sei caprette che studiano Hegel, una mandria di rinoceronti, la battaglia di Little Big Horn e il Vecchio Testamento come lo farebbe Bruegel il Vecchio. E quelle stronze delle professoresse te lo danno come compito a casa il giovedì alle 10 per la mattina dopo.

2) Il Libro Di Matematica Maledetta. Altra cosa che non si porta più è la matematica quella normale, con le addizioni le sottrazioni ecc. Adesso alla matematica il bambino ci deve arrivare per seduzione, per incantamento, per indizi, per cui prima cominciano a  raccontarti una storia con un topino sotto a un albero, poi proseguono facendoti leggere le avventure di dodici millepiedi froci, poi ti fanno disegnare un’arancia che fa l’amore con un kiwi, poi chiedono al bimbo di fischiettare la Traviata e alla fine, quando siete lì belli rilassati, vi chiedono di risolvere un’equazione differenziale e di calcolare l’età della terra con un righello da dieci centimetri.

3) Il Libro Di Italiano Maledetto. Mo’ non è che pensate che siccome uno deve imparare a parlare l’italiano può semplicemente mettersi a leggere e a scrivere in italiano, magari facendo pure gli esercizi di grammatica. I libri moderni innanzitutto devono esprimere una sincera forma di pentimento preventivo per l’insegnamento del solo italiano e non anche lingue più trascurate, come i dialetti zingari korakanè e quelli dei Boscimani dell’800, poi finalmente si approccia l’italico idioma facendo qualche sottrazione, due frasi in ungherese e solo alla fine chiedo al bimbo di sei anni un saggio di seimila battute sull’estetica Crociana, però ai tempi di palazzo Filomarino, no prima ah.

4) Il Libro Di Inglese Maledetto. Anche qui autori, editori e maestre sembrano fermamente convinti che, se proprio i bambini di Mercatello non sono nati tutti a Liverpool da famiglie di hooligans, debbano trascorrere almeno almeno sei mesi l’anno a Cambridge a discutere nella lingua d’Albione con dozzine di professori universitari sul fatto che Shakespeare sia realmente esistito o no, cercando di trovare la risposta in un’accurata analisi dei suoi scritti. Poi però alle maestre je vai a di’ good morning e loro si offendono perché si pensano che gli hai detto che hanno il culo grosso.

5) Il Libro Dei Test Maledetti. Questo è uno dei più infidi e fetenti, perché praticamente è facilissimo da fare, tipo sta una figura di un elefante e uno di una foresta e ti chiedono di cerchiare, tra i due, l’elefante. Quindi sembra talmente facile che le maestre ne assegnano settemila alla volta, e dopo la tremillesima tu smetti di controllare tanto so’ cazzate, e appena vai a fumarti la sigaretta la creatura si caca il cazzo, si distrae e comincia a mettere risposte a cazzo di canee  va a finire che ti mandano gli assistenti sociali a casa che fanno tsk tsk con la testa.

6) Il Libro Di Supporto Maledetto. Si tratta del famoso libro a cazzo, che si sono inventati gli editori per fare in modo che i bambini della prima elementare abbiano più testi da comprare di un laureando in fisica teorica. Praticamente non serve a niente, e però c’è dentro di tutto: vecchi fotoromanzi con Massimo Ciavarro, ricette di cucina, foto di animali schiattati sulle provinciali, cataloghi della ditta Same-Govj in via Algarotti a Milano, metodi per suonare il flauto dolce col naso e vecchie mappe delle montagne molisane. Le maestre assegnano pure qualcosa, ma basta che fate a vedere che il libro l’avete comprato e state a posto.

7) Il Quadernone Misterioso Maledetto. Ogni inizio d’anno, durante la riunione genitori-alunni, si alza una maestra e dice: oh allora questa cosa è importantissima, mi raccomando se non la fate bocciamo i bambini e capace che li buttiamo pure da sopra abbasso, quindi ricordatevi: serve un quadernone con la foto di un cagnolino, tutte le razze vanno bene tranne i dalmata poi vi spiegheremo perché, poi deve essere a quadretti grossi no piccoli, GROSSI mi raccomando, e deve avere una copertina di plastica blu, no un altro colore, deve essere proprio BLU. Poi per tutto lo’anno resta in classe a fare la polvere, nessuno sa perché e nessuno osa domandare.

8) Il Libro Delle Poesia Maledette. Mentre in tutta la storia della cultura negli ultimi mille anni si sono fatti passi da gigante, una cosa è rimasta invariata, come la ghigliottina, e come lei più crudele e terrorizzante di così non potrebbe essere, ed è il libro DELLE POESIE. Infatti, chissà perché, la didattica dal paleozoico a oggi ritiene che per stimolare la mente di un bambino sia importantissimo fargli mandare a memoria delle lunghissime poesie di merda in rima baciata scritte da gente senza alcuna cultura e con un vocabolari di otto parole, però tutte rigorosamente del diciannovesimo secolo. I bambini e voi ci mettete sette ore a mandarle a memoria, però in compenso ve le scordate dopo tre secondi e  vi tocca ricominciare.

9) Il Libro Inutile Di Storia Maledetto. Questo è un libro maledetto che appare alla bastarda in seconda o terza elementare per meglio farvi soffrire. Si tratta infatti di un vecchio testo universitario, scartato perfino da Yale perché ritenuto troppo complesso e di difficile comprensione anche per i loro insegnanti e adottato dalle maestre dei vostri pargoli per pura crudeltà mentale, perché non è possibile che tu maestra di scuola mi assegni un capitolo sulle cause socioeconomiche che portarono alla prima svalutazione del sesterzo da parte di Nerone e le sue influenze sul sistema agricolo bastato sullo schiavismo e poi alla creatura gli chiedi chi era Attilio Regolo ‘e chi t’è mmuorto.

10) Il Libro Amo’ Vieni A Vedere Qua Che cazzo Sta Scritto Che Deve Sottolinaere La Bambina? Eh Ho Capito Che So Compiti Da Prima Elementare Ma Io Qua Non Ho Capito Eh Sì So’ Ceppone Va Bene Intanto Tu Vieni Qua Così fammi vedere Come Fai La Mastra Come Sarebbe A Dire Che Deve Rispondere Con Un Disegno? Sta Scritto Tre Puttane Di farfalle Di Merda Più Due Puttani DI Bruchi Di Merda Quante farfalle fanno? Sempre Due No? Come Sarebbe A  Dire Cinque farfalle Di Merda Perché Deve Disegnare Tre Puttani DI Bruchi DI Merda Che Diventano Tre Puttane Di Farfalle Di Merda Ma A Che Cazzo Di Scuola L’Hai Iscritta A Sta Creatura? Eh Sì Hai Detto TU Mandiamola A Questa Scuola Qua Che E’ tanto Buona, Devono Buttare Il Sangue Sti Cessi E Pure Tu.  Adesso lo capite perché gli zingari, che sono furbi, i figli a scuola non ce li mandano?



9 Commenti

  1. barnabo

    a conti fatti mi restano ancora 4 anni e mezzo di tranquillità ( in prima elementare ci si iscrive ancora a 6 anni o è cambiato qualcosa?)

  2. andugolio

    Cos’è, hai comprato i libri scolastici per la tua bambina? Eh eh eh, ne dovrai mangiare di pane e veleno….
    Una maestra di mia nipote, le ha cominciato a fare mobbing perchè le altre bambine la isolavano e sai cosa ha detto a mio fratello? “Non sono le altre bambine a essere sbagliate, ma si rende conto che sua figlia non sa chi è hello kitty (mio fratello e sua moglie avevano deciso di non istradare la bambina sul mondo del consumismo), non ha nemmeno un gadget suo, è logico che le altre la isolino”. Tu ad una maestra del genere cosa le vuoi fare? O la aspetti quando esce da scuola, la segui e appena imbocca una strada più isolata la investi, oppure hai un moto di pietà e fai cambiare nazione alla bambina, optando per la Germania o la Svezia. Oppure porti tutta la famiglia sul lago e organizzi un bel suicidio di massa, tanto sei tu ad essere sbagliato perchè non fai conoscere hello kitty a tua figlia. Non temere dei libri, abbi paura delle maestrine di scuola…..

  3. NM

    Maronna mia, io a quella maestra le avrei messo le mani in faccia direttamente. 

  4. rossella

    Tutto perfettamente documentato. Uno sfogo ci voleva eh che c……! l’unica dimenticanza è il quaderno STRAPPAFOGLI.
    Mio figlio mi dice: “mamma, mamma mi devo comprare un quaderno strappafogli” e d io “Strappa che?, strappafogli?” cerco di darmi un tono… faccio domande del tipo. “Ma in che materia lo devi utilizzare??? A quadretti, a righe?????”
    Alla fine capisci che tuo figlio, come tutti gli alunni della scuola, non può tirare via un foglio dal quaderno, MA HA BISOGNO DI UN QUADERNO A POSTA PER STRAPPARE UN FOGLIO …..se, casomai, dovessse servire.
    Adesso ho chiaro perchè tanti SUV davanti alla scuole. Le altre mamme lo usano per portarci i libri, io lo userei per arrotare tutto il corpo insegnante.

    • forse non dovevo, tanto per mostrare compassione. ma al quaderno strappafogli ho avuto una crisi di riso che stavo per morire. immagino te che ti dai un tono… ahahah

  5. Anche io avevo il quaderno strappafogli! Comunque mio padre la vedeva come te solo che si cacava ancora più il cazzo, tanto che quando ero al liceo pur di fare presto mi dettava la traduzione delle versioni (lui insegna letteratura latina! )!

  6. Lilly

    andugolio: Meh…Un adulto può gestire il rifiuto da parte del gruppo di pari in nome delle sue convinzioni. Una bambina? No, ovviamente. Se tuo fratello è un bravo genitore deve capirlo e insegnarle chi è stacazzo di hello kitty. Solo per garantirle l’inserimento sociale con i suoi coetanei, non per farla diventare una zoccola puttana ne?

    Amlo bell articolo e pure plausibile!

  7. la_gitana

    … pensa a noi poveri insegnanti, che quei ca**o di libri non li vogliamo e ci tocca pure adottarli.
    Ripenso con nostalgia a quando c’era il semplice sussidiario, con tutto quello che serviva, per 3 anni eri a posto … e adesso invece ti devi ammazzare di fotocopie, perchè quello che ti serve non c’è e soprattutto quando fanno una riforma (cioè ogni anno) tu hai ancora il libro con gli argomenti della riforma precedente … e piangi.
    In questo momento sto producendo con le mie mani un libro che tappi le falle di questo casino, stampando materiale autonomamente e poi ricavandone una dispensa che non costringa le famiglie a spendere altri soldi se non l’euro di rilegatura in copisteria.
    I testi scolastici sono un business troppo grosso in Italia, è ora di finirla.