Siccome che ciavemo la fregna.
Prima mi dico che non posso stare sempre a dire le stesse cose, poi però, anche di sfuggita, leggo e m’incazzo, e allora scrivo così mi si abbassa la pressione tramite equa ridistribuzione del tuosseco. No, niente, è che leggo che vi siete indignate perché Napolitano non ha indicato manco una femmina tra i dieci saggi, e la prima cosa che mi viene da chiedervi è: e perché non ne siete contente? Ve lo dico io perché siete l’equivalente di Spike Lee, però con la pucchiacca, e come lui siete mediocri e sopravvalutate. E siccome voi ripetete sempre le stesse cose, io ripeto le mie, che un po’ di intelligenza non fa mai male, hai visto mai:
Essere una donna non significa un cazzo. In quanto che ciavete la fregna, non siete migliori di nessuno. Punto e basta. Soprattutto non basta a sentirvi migliori di quelli col cazzo.
Anche perché, se possibile, siete molto peggiori. Volete una donna? E perché? Avete intenzione di fare una legge sui collant? Sul rimmel? Sugli orari di apertura e chiusura di Tezenis? No, ve lo chiedo perché io nei posti di comando non vorrei un tifoso del Napoli come me, a prescindere, se no mi andrebbe benissimo Mastella: chissà, forse perché sono un porco maschilista, a me andrebbe bene chiunque, anche femmina, purché serio e competente. A voi no. Volete, prima di tutto che abbia la fregna: perché, fatemi capire, ve le volete chiavare? Vedete, io sono terrorizzato quando sento questi discorsi razzisti, anche perché sento dappertutto parlare di femminicidio (puttanata inventata da chissà chi che viene già punita dal codice penale: si chiama omicidio, analfabete), vi sento guaire sul fatto che che Napolitano non abbia nominato l’equivalente di Quagliariello nella decina di saggi (anche se avete già la Fornero, una donna), ma a me mi pare che l’unico che parli della sciagura degli obiettori di coscienza negli ospedali SIA IO. Non un singolo post, non un tweet ho letto da parte vostra, perrò ammazza e quanto ve commuovono l’abbacchietti.. Voi volete una con la fregna, poi se è fascista, razzista, analfabeta, non sono cazzi vostri. Invece di cercare di capire che i diritti delle donne e degli uomini viaggiano in coppia, e che il padrone cerca di sfruttare tutti, indipendentemente dal sesso, voi volete fare come gli impiegati pubblici raccomandati, quelli assunti con chiamata diretta in enti inutili, che si mascherano sotto la bandiera dei precari solo per andare in culo agli statali che lavorano pure per loro.
E io lo so a chi fa gioco questa iacovella: a chi comanda.
Perché io, se tra i saggi vedo, appunto, Quagliariello, mi metto paura e mi chiedo, cazzo, perché uno che dice che Eluana Englaro è stata uccisa? E mi preoccupo, perché io con lui non sono d’accordo: ma voi, voi invece strepitate perché manca una donna. Spostate il discorso dalla sostanza alla forma, dalle cose serie alle cazzate. Perché volete er Papa de sinistra, er presidente negro, la donna ar comando. Dice, ma il punto di vista della donna: e non vi bastano gli inserti femminili di Repubblica e del Corriere? Il punto di vista della donna, se è una persona seria, è il punto di vista di tutte le persone serie: non fate come Spike Lee, che sta lì a scassare il cazzo come se la schiavitù fosse stata abolita solo nel 2011, e si scorda che adesso è un negro a mandare i droni a uccidere i bambini afgani (che, sapendo questo, saranno sicuramente più felici).
Ho finito: tanto vi dovevo, giusto per rimarcare la differenza tra voi e me.
Che è tanta, ma non perché voi ciavete la fregna e io no.
http://www.youtube.com/watch?v=xDr7fi1gFco
Zì ‘Ntonio.
(non riesco a scrivere: iperglicemia paralizzante)
è il post più femminista che leggo da tempo.
l’hai scritto te…quindi io tranquilla tranquilla posso continuare a rifornire la mia cassetta degli attrezzi e fregarmene delle scarpe.
TI VOGLIO BENE :*
P.S. fanculo a Tezenis.
vabbe’ dai, famo calzedonia
Beh, io la politica italiana la conosco poco, e cerco di non farlo, perche di solito o fa ridere o fa shifo, (piu meno come quella dil mio paese) ed veramente non credo che ci siano neanche 10 (fra donne e uomini sommate) che possano essere considerati saggi. É vero che la cosa piu importante é che siano personne saggie ed serie e con un po di cerebello, ma in queste articolo: parli di collant e rimmel ? pensi che é quello il bisogno?
si diritti di uomini e donne vanno uniti, ma ci sono alcune cose (come asili nido gratuiti per le donne con meno risorse, e madre ragazze,aiuti ecomici per le donne con parti moltipli, sono delle cose che probilmente difenderebbero delle donne in politica, ochio non qualsiasi donna, e nemmeno una di queste troie come con tanta veritá ha detto Battiato.
Aspettiamo fra questi 10 ci sia al meno un saggio ed uno con un po d’empatia per i problemmi veri di piu della metá della popolazione
(E non criticate la mia ortografia che non sono italiana, anche se abito li)
parlo di collant e di rimmel perché penso che quello sia lo specifico femminile. come il calcio per gli uomini. per il resto, sono fermamente convinto che siano uguali in tutto e per tutto. questo volevo dire, che l’unica cosa che le donne possono esprimere in più degli uomini è qualcosa legata al loro specifico. le battaglie contro la violenza, per l’aborto, per la parità sul lavoro. sono DI TUTTI. è il padrone che vuole che siano solo delle femmine.
Ha detto mia madre che è la cosa più sensata letta che ha letto sulle donne negli ultimi anni.
Bravo Amlo!!! appena ho letto quella cazzata su repubblica.it ho pensato le stesse e identiche cose!!!!
In generale, concordo con te. L’inutile e superficiale polarizzazione della politica (ma anche del linguaggio, vedi il neologismo “femminicidio” del quale neanche io avvertivo la necessità, come giustamente sottolinei) non serve a nulla, fa da velo alle questioni serie, che ancora ci sono. E su questo punto – sul fatto che ci siano ancora oggi, nel nostro Paese, problemi seri nell’essere donna – ti invito ad un approfondimento. E’ vero che il “padrone” sfrutta e basta, ma se ha davanti a se’ delle lavoratrici donne, le statistiche ci dicono che le sfrutterà di più, che saranno penalizzate perchè hanno quel brutto vizio di fare i figli e magari pure di crescerseli. E questo è un punto non da poco, perchè una vera “parità“, senza pari opportunità di carriera e pari retribuzione non esiste. Nel nostro Paese, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è scarsa: anche questo è un problema, specialmente quando la famiglia tradizionale si sgretola e, sempre quelle famose statistiche, ci dicono che i nuclei familiari con un genitore singolo donna sono quelli a maggior rischio di impoverimento. Sul tema della violenza…a parte le esternazioni esagerate (tipo, appunto, il termine “femminicidio” che ho sempre anch’io poco apprezzato), ritengo che esista il capitolo della “violenza di genere”, che ha delle sue specifiche caratteristiche.
Insomma, ho capito benissimo il tuo riferimento al rimmel e ai collant, ma credo che ci siano davvero questioni che toccano direttamente le donne. Ed è giusto ricordare che non è detto che debbano essere dei politici (o “saggi”) donne a risolverle, però mi sembra evidente che un “punto di vista” femminile, su questioni serie e concrete, esista davvero.
solo a me ormai danno del fascista se dico queste cose…………??? figurati se dico negro……..
sarai pure un comunista ma sei verooooo!!!
Ho pensato le stesse cose quando su quella rivista chiamata Internazziunale ho letto “le soldate americane”. E quando Battiato ha detto che il parlamento era pieno di “troie”. Ho capito che il problema nostro principale sono le desinenze.
la stronzeria non ha mai avuto sesso, men che meno in politica
bravo
Palmiro, che te lo dico a fare..
E’ uscito il nuovo masterwork dei savianielli. Ci saranno almeno sei mesi di abboffamento di uallera su Repubblica, il Corriere, ecc. Per fortuna che nel lontano 1998 decisi di togliere la tv.
Comunque Repubblica fa le campagne a favore delle donne, i “se non ora quando”, poi però non se ne strafotte di pubblicare video di questo calibro (censurati pure su youtube) per fare sensazionalismo
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/troppo-sexy-per-youtube-vietato-il-video-di-robin-thicke/124089/122576?ref=&ref=HRESS-11
Questo articolo fa il paro con il caso della ballerina del bolshoi
http://www.repubblica.it/persone/2011/01/15/foto/in_rete_la_foto_nature_nei_guai_ex_star_del_bolscioi-11255171/1/
Cialtronissimi che non sono altro.
Il femminismo stile Repubblica è francamente insopportabile. Quindi va bene qualunque tipo di presa in giro, anche la più velenosa. E, in linea di principio, nulla da obiettare nemmeno sulla sostanza: ciò conta è la competenza e l’onestà, al di là del sesso. Però: non è questo lo stesso ritornello che giunge da destra, dalle lande clericofasciste? Ciò mi mette ipso facto sul chi vive. Chiaro, nessuno ormai ha il fegato di uscirsene che le donne devono starsene a casa a fare la calza, ma insomma ormai cosa vogliono, hanno raggiunto la parità, le quote rosa sono un priviliegio inutile anzi un razzismo alla rovescia. E poi la madre di tutti gli argomenti: meglio un uomo saggio e capace o una donna ignorante e razzista, solo perché donna? E vabbuò, grazie al cazzo. Messo giù così, l’approccio alla questione è un po’ distorto. Tutto sta nel capire se esista ancora una “questione femminile” aperta, come suggerisce Livia. Dico ancora perché in questo paese esisteva, fino non a secoli ma qualche decennio fa, una discriminazione giuridica (delitto d’onore, divorzio, aborto), oltre che sostanziale, nei confronti della donna. E poi, siamo onesti: a prescindere da come lo si usa, il potere è una risorsa scarsa, è così scandaloso far notare che è sempre in mano ai maschi? Se i governi fossero tutti composti da ministri della provincia di Monza e Brianza, forse non protesteresti col presidente della repubblica, ma lo faresti notare. Se tutti ministri avessero un reddito medio di quindici milioni di euro all’anno, esisterebbe un problema di rappresentanza delle classi meno abbienti e sarebbe giusto evidenziarlo. E così via; certo alcune cose sono rilevanti, altre meno. Un governo tutto di maschi è certamente meno grave di un governo tutto di Santanché, ma non è politicamente irrilevante come un governo tutto di biondi o di mancini.
Già qualcuno si è scordato di tutte le femmine del governo Berlusconi
L’analisi di Luca è anche ben posta, ma alla fine, temo sia sempre un problema di meriti acquisiti. Se non si è reputata nessuna donna della politica abbastanza affidabile da poter svolgere il ruolo di “saggio” in questa situazione (oddio, non che mi piacciano quei 10 ceffi, ma è evidente che sono stati scelti perché sono forse gli unici 10 in grado di non prendersi a paccheri appena si vedono), la colpa di chi è? Se mi sbaglio io adesso, mi si faccia il nome di un’esponente politica donna di oggi che goda “di luce propria” e che non siano capaci solo di appiccicarsi con le donne degli altri partiti.
Ciao. Sono daccordo al 50% con quello che scrivi, e in disaccordo con l’altro 50%. In effetti è la stessa statistica che si otterrebbe se avessi scritto frasi a caso su un argomento a caso. La cosa che forse non mi convince è il tono, che vorrebbe essere ironico ma è troppo aggressivo, che vorrebbe essere tagliente ma non lo è più dei testi di “striscia la notizia”. Andrà forse bene, te lo auguro, per vendere il libro. Parlando seriamente, forse quello che meno mi convince di quello che scrivi è l’assunzione implicita che “le donne” siano una categoria unica e indivisibile, ben rappresentata dalle sostenistrici entusiaste di “se non ora quando”, le quali sarebbero poi anche le rappresentanti uniche del movimento femminista. La realtà è che esistono varie forme di femministe, come esistono varie forme di comunisti, anarchici, etc. Che le donne non sono tutte eguali, come non lo sono gli uomini. Che il mondo è complesso e che le differenze umane sono tante: di classe sociale, di genere, di razza. Che queste differenze si sovrappongono e si ingarbugliano. In una cosa hai ragione (ma poi dovresti eleborare meglio l’idea): alla base vi è la divisione sociale del lavoro. D’altra parte come diceva il miglior amico di Carlo Marx, quella tra l’uomo e la donna è stata la prima forma di divisione del lavoro. Le differenze tra gli esseri umani sono tante. Se giri per gli USA noterai che gli homeless sono quasi tutti neri (sebbene il presidente sia nero) e che chi lava i cessi nelle case italiane sono in larghissima parte persone di sesso femminile (nonostante quella stronza della Fornero — e mi dispiace di aver offeso le feci). Vorrà dire pur qualcosa? Oppure no? Certo, di base c’è la divisione del lavoro (qualcuno dovrà pure lavare i cessi metre qualcun altro guarda la TV), ma si da il caso che la divisione sociale del lavoro avvenga anche su base razziale e di genere. Non è che lo dico io o le femministe o Spike Lee, è un dato di fatto.
a te a striscia ti fanno il monumento proprio. solo che non ti prenderebbero perché sei maleducato.
Peccato, speravo in una tua raccomandazione. Tornando a parlare seriamente, la filosofia delle “quote rosa” e tutte le sue declinazioni, dall’elogio della Fornero o della Thatcher “in quanto donne” fino alla richiesta della quota rosa trai dieci “saggi” di Napolitano, si meritano tutte le critiche e buona parte degli insulti. Ciò non toglie che esista una divisione del lavoro su base razziale e di genere che si combina in vario modo con la divisione per classi sociali. La cosa su cui non sono daccordo è che partendo dalla critica di un certo sedicente femminismo delle “quote rosa” si passi alla negazione delle differenze di genere tout court. In altri termini, due errori non fanno una cosa giusta.
ma allora non hai capito con chi stai parlando, se speri in una mia raccomandazione, e giusto lì. comunque, ti rispondo: mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro, ma può essere che invece mi sia espresso male, quindi permettimi: nessuno nega che ci siano problemi e differenze specifiche di genere. La mia critica è che si parte da quello (le donne sono pagate meno ecc) non per affrontare il discorso come si deve (NON SI PUO’ pagare meno e basta) perandare a sfilare con la mussolini e giulia buongiorno. ripeto, il tuo discorso è sacrosanto anche per me, solo che io penso che se la buttiamo sulle quote rosa il problema si aggrava e basta. con la bonino presidente nessuna donna prenderà unc entesimo in più, e nessuno obbligherà i medici obiettori a fare il loro dovere. però le papere de sinistra saranno felicissime.
E’ il primo articolo che leggo scritto da te.
Lo stile mi sembra quello del tipico salernitano rimasto a casa dalla mamma, frustrato e arrabbiato con il mondo. Così, a pelle.
Per me questa sorta di scrittura provocatoria, la modalità in cui esprimi il contenuto, è una mistura di luoghi comuni e intima convinzione di intelligenza.
Usando l’artificio della violenza verbale pensi di dire che il genere non faccia la differenza, la competenza sì.
In realtà, ti fai testimone dell’odio per il corpo e il genere femminile. Sei portatore di cultura maschilista, come al solito coperta dalla finta provocazione di “dico questo per dire altro”.
Essere donna significa eccome.
E non è questione di sentirsi migliori o peggiori. E’ questione di differenza, di storia e vissuti. Ciò per me non vuol dire “ volemose tutte bene”, giustificare le Santanché e andare a fare i cortei per Berlusconi.
Significa però riconoscere che storicamente il potere è stato maschile e questo ha portato e continua a portare con sé tutta una serie di questioni, serie, che non possono essere affrontate alla stessa maniera da donne e uomini.
Dire che le criticità dovrebbero essere affrontate da persone serie e competenti, uguale se donne o uomini, per me non basta.
Serve la serietà del punto di vista femminile, che non è necessariamente uguale a quello maschile.
E’ il corpo e la presenza femminile che vanno supportatati in parlamento, nelle università, nei posti di potere. Tradizionalmente occupati dagli uomini.
E, cosa importante, la competenza di cui parli si crea col tempo e va coltivata attraverso ambienti culturali idonei. Se ci sono più uomini ingegneri o fisici o ministri non è perché le donne sono meno intelligenti. E’ perché storicamente, nell’organizzazione di una data società, gli uomini hanno avuto più possibilità di fare quella determinata cosa, di strutturarsi per raggiungere determinate competenze. Per una donna è sicuramente più difficile, per tutta una serie di ragioni che non sto ad elencare. I blocchi di potere sono tanti e difficili da scardinare. E la forma del potere è maschile, non ce lo nascondiamo.
E’ chiaro che avere una donna fascista razzista analfabeta opportunista al potere non è uguale. Così come per l’uomo.
Ma resta necessario, secondo me, avere la fregna.
In realtà, ti fai testimone dell’odio per il corpo e il genere femminile. Sei portatore di cultura maschilista, come al solito coperta dalla finta provocazione di “dico questo per dire altro”.
Essere donna significa eccome.
Nel tuo caso, si capisce benissimo COSA significa.
E come se non bastasse, le donne non hanno il senso dell’umorismo.
P.S. E troppo lungo e ho letto fino a pelle.
Sei un grande, la penso esattamente come te! Guarda, proprio per la “festa della donna” (che è una celebrazione che non ho mai sopportato) ho scritto questo: https://expipiplusone.wordpress.com/2013/03/08/auguri-a-tutte-le-donne-mimose-a-volonta/
Non ho letto i commenti perchè non ciò voglia.
Aggiungerei solo che non solo Quagliarello ha detto quello che ha detto, che già basterebbe in sovrappiù per togliergli diritto di voto, cittadinanzia, licenza elementare, tessera del bingo e dello stadio, bènsi questo episodio l’ha lanciato nell’olimpo dell’immaginario conservator paraculo italico.
Infatti da allora è apparso nella scena politica nazionale mentre prima non esisteva.
Però se ne sentiva il bisogno.
d’accordo sul resto, ma Spike Lee ha ragione da vendere. Non ci sono mai stati così tanti neri in prigione come oggi (e non perchè delinquono di più, ma perchè polizia e giudici trattano i neri come colpevoli a priori), e che il reddito medio di un nero è ai massimi storici di differenza con quello di un bianco. Un fantoccio alla Casa Bianca non cambia la realtà