The very bell and divertents proverbs.
A chierico che si fa frate, gli piace il pesce.
A far castelli in aria, pure ti fanno pagare l’IMU.
A quattrino a quattrino, pure ti scapezzi.
A tristi pensieri, grattati le palle.
Amicizia riconciliata, hai fatto la stronzata.
Cena corta fa vita lunga. E pensione minima.
Chi dorme non piglia pesci, apposta mammeta sta sempre scetata.
Chi è uso alla zappa non lo sfottere che quello piglia e te la chiava in faccia.
Chi perdona al lupo fa bene, che quello è incazzuso.
Chi ruba una volta, poi qualcuno pure lo candida.
Chi si arma di virtù, subito lo mettono a giro.
Chi si scusa, danno la colpa a lui.
Chi troppo dorme, vai a vedere, a niente a niente fosse morto?
Chi va con lo zoppo, si vede che si chiava la qualunque.
Chi va piano, cortesemente si fotta a muovere che qua dobbiamo cominciare.
Comincia, che Dio provvede al resto e ti fa passare un guaio.
Con l’oro non si compra virtù: tutto il resto sì, però.
Cuor contento, deficiento.
Dai 60 in su non si contano più ma te le chiaveresti uguale.
Denti radi, fortuna spessa, figura di merda.
Dimentica il passato, tanto i soldi non te li torno.
Dall’ingiusto guadagno, ti accatti la casa.
Dopo il cattivo viene il buono, solo che sei già morto.
Dove ci sono uomini, c’è un gay bar.
Dove non c’è malizia. che cazzo ci vai a fare?
Dove non c’è pericolo, non ti ci mandano.
Dove regna l’ordine, ci si scassa il cazzo.
Le ultime parole fumose