We are young but getting old before our time.

Ormai la sapete qual’è la mia politica: non parlo più di libri né di dischi. Preferisco lasciare che vi croglioliate nel vostro Paolocoeglio e nei gruppetti di frociazzi che girano ricchionissimi fra i blog. Con quest’uomo qui, però, ho un debito di riconoscenza fin da quando mio cugino (che di musica era quello che ci capiva), benevolo verso noi masse ciucciabbestie, mi passò una tdk c60 con su registrato I’m the man. E porca puttana, sarà anche vero che Joe Jackson è da un po’ che si è rincoglionito, però è anche vero che chiedere a uno che ha sfornato sei o sette capolavori di seguito di essere sempre allo stesso livello è non solo esagerato, ma anche un po’ (molto) da stronzi. Questo disco qui raccoglie roba dal vivo da coricare intere generazioni di musicisti. Tanto per capirci, parliamo di un doppio cd con registraz che vanno dal ’79 all’83, e scusate se è poco, eh. Quando qualcuno mi dice cazzo ma tu tieni quasi cinquantanni, la cosa che generalmente rispondo è, sì, sono stato fortunato, io. Sono uscito dal negozio di dischi con in mano una copia calda calda di Look sharp. Tu, per avere qualcosa di caldo come si deve in mano, devi aspettare che qualcuno ci cachi sopra.



5 Commenti

  1. l'amico dell'Esiliato

    >Tu, per avere qualcosa di caldo come si deve in mano, devi aspettare
    >che qualcuno ci cachi sopra.

    Un signore!

  2. et

    scatologico!

  3. ocaaaaaazz

    sto pezzo è pacchiano oltremisura, arripigliati

  4. 3000 kilometri

    caro DJ Amlo quello che non ho capito mai di te è di come fai a passare da fan del GJJ (Grande Joe Jackson) e affini a fan del GF.

  5. amlo

    fan del gf? but when never?