I 10 Peggio Costumi Di Carnevale Di Una Volta.

1) Il Costume Da Il Zorro. Una volta mica stava tanta televisione come a mo’, e uno dei programmi più sfaccimmi era Zorro. Zorro era uno ricco che combatteva gli altri ricchi di nascosto e  teneva Bernardo, il servo muto che somigliava a De Mita in bello, e quindi era una delle maschere preferite da carnevale anche perché fare il costume da Zorro era relativamente facile. Ci voleva un cappello di carta, un mantello che quella la sarta di mamma te lo faceva o leggerissimo che parevi superman negro perché si alzava al primo alito di vento e restava a mezz’aria oppure ti si arravogliava proprio in capa soffocandoti, oppure pesantissimo tipo tabarro da brigante lucano che dopo due passi a trascinarti quella quintalata di orbace cadevi svenuto e sudato pure se era metà febbraio. Poi niente, ti mettevano in mano una spada fatta con la sputazza che appena la chiavavi in faccia a uno subito si scassava, una mascherina di cartone che si segava via le pupille, annerivano un turacciolo e col nerofumo ti facevano due baffi che dovevano essere sottili ma siccome ti muovevi uscivano tipo quelli di Emiliano Zapata, ti mettevano il ginz, la cammesella bianca che non la dovevi sporcare se no abbuscavi e tu la sporcavi e acchiappavi il resto con la cucchiarella ma facevi finta che eri a Zorro catturato dal sergente Ingrassìa e insomma le mazzate ti pesavano meno. Poco, ma meno.

2) Il Costume Da Il Cowboy. In ordine di popolarità questo era senz’altro il secondo. Tenete presente che all’epoca si formavano interi battaglioni di bambini con  Il Costume Da Il Cowboy che ingaggiavano epici scontri con trenta o quarantamila criaturi che invece avevano optato per  Il Costume Da Il Zorro. E insomma pure Il Costume Da Il Cowboy era molto facile da fare: si prendeva pure là un cappello di carta come quello di Zorro, però marrone, si mettevano i gins, una bella camicia a uso mesale, il gilet del nonno e un maccaturo intorno al collo e il costume era bello e che fatto. Però in realtà quelli che sceglievano il costume da Cowboy lo facevano per la pistola che sparava veramente, che era una pistoletta a tamburo che ci si mettevano come cartucce dei tappetielli gialli; il problema è che i tuoi genitori di cartucce te ne compravano dodici e dicevano mo non scassare il cazzo e fattele durare, e tu dicevi sì sì e te le sparavi tutte in casa, per cui quando uscivi e dovei fare la battaglia coi Zorri o facevi pum pum con la bocca oppure pigliavi la pistola e ce la chiavavi in capa che faceva pure più male.

3) Il Costume Da Il Fantasma. Io non vorrei che vi faceste strane idee: non è che all’epoca si morivano tutti di fame: è solo che pure quando c’erano, i soldi ai bambini erano considerati soldi sprecati, quindi non è che stavano i vestiti di carnevale cuciti a mano da Valentino o da Trussardi come a mo’, però onestamente  Il Costume Da Il Fantasma era una delle trovate più bieche dei genitori di una volta. Trovata che consisteva essenzialmente nell’ignorare il figlio che tutti i giorni, sei volte al giorno, da tre mesi si ostinava a chiedere me lo comprate a Carnevale il Costume Da Il Zorro, oppure me lo comprate a Carnevale Il Costume Da Il Cowboy? E loro dicevano sìsì ma tanto per come ti stavano a sentire potevi pure chiedere se ti regalavano il Colosseo quello vero, e insomma si svegliavano una mattina era Carnevale e tu stavi come a uno scemo perché il costume poi mica te lo avevano comprato e allora pigliavano un lenzuolo vecchio, ma proprio di quelli che ci era morto un parente e pareva brutto a usarlo per fare le mappine, ci facevo due buchi ad altezza occhi (questo, se avessi avuto gli occhi distanti settanta centimetri l’uno dall’altro) e te lo chiavavano in testa dicendo te’, vai a  fare il fantasma. Spesso I Zorri si coalizzavano contro a quei due  o tre Fantasmi che tenevano il coraggio di uscire perché si sa, c’è più gusto a picchiare a uno che non ci vede.

4) Il Costume Da L’ Indiano. Ora, questo è veramente un fatto mio, che mi ero fissato a  dire che da piccolo non mi compravano mai i costumi da Carnevale e che schifo insomma non si trattano così i bambini finché un giorno mia mamma ha detto tie’ e non scassare più il cazzo (però non l’ha detto così, l’ha detto educata) e mi ha dato una foto di quando ero piccolo, che ero proprio io con le recchie e tutto e che tenevo un costume bellissimo da Indiano. Ma proprio bello, col copricapo Sioux con le penne colorate e il fattapposta con le perline e la giacchetta con le frange sfrangiate e i pantaloni pure e poi mi sono ricordato che tenevo pure i mocassini e perfino il tomahawk, quella specie di ascia piccola degli indiani, quindi alla fine aveva ragione lei, mi sono ricordato bene alla fine. Però a me nessuno mi leva dalla testa che far uscire un criaturo vestito da indiano per mezzo a lungomare e buttarlo dicendo vai, vai a giocare con gli altri bambini, in mezzo a duecentomila assassini vestiti da Cowboy che usano le pistole come martelli non sia proprio una buona idea.

5) Il Costume da Pulciniello. Questa cosa darà un gran dolore a tutti quelli che stanno al nord ma dovete lo stesso sapere che, almeno a Salierne, nessun bambino si sarebbe mai vestito da Pulciniello di sua volontà. Questo perché Pulciniello è vero che era famoso e tutto e che vatteva i carabinieri e sconfiggeva il diavolo, però tenete presente che comunque Pulciniello alla fine stava vestito come a uno strunzo, che che caspita di costume è uno coi pantaloni bianchi laschi e camicia bianca lasca tutta vaporosa come a quella di vostra zia? Poi tenete pure presente che quella era l’epoca che stavano uscendo i Puffi sul Corriere dei Piccoli e insomma lo notavano tutti che tenevano il cappello uguale e quindi nessuno si voleva vestire da Pulciniello perché sembrava una specie di Puffo Ricchione però triste. E infatti quei due o tre sciagurati che i genitori li vestivano da Pulciniello stavano proprio soli soli che nessuno se li inculava e manco i Zorri e i Cowboy ci volevano giocare anche se si facevano prendere a pistolettate e a spadate senza difendersi.

6) Il Costume Da Colombina. Mentre coi maschi si andava allo sparagno, con le femmine era tutto un altro discorso, perché si sa che quella la femmina è femmina e allora non era come a mo’ che vanno girando come a delle zozzose. Insomma il costume più gettonato era Colombina, nessuno sa perché, anche perché a Colombina andava abbinato Arlecchino ma nessun genitore, per quanto malvagio, avrebbe mai messo al figlio un costume da Arlecchino a meno di non volerne fare un ricchione controvoglia. Ma dicevamo Colombina che era una maschera di cui nessuno sapeva assolutamente nulla però teneva la gonna vaporosa e questo era quanto. Perché insomma se il Cowboy sparava, il Zorro spadava, il Fantasma introppichiava, l’Indiano abbuscava e il Pulciniello piangeva, Colombina al massimo poteva lavare per terra, e quindi niente, stava là a camminare avanti indietro per il Lungomare e a guardare i maschi: arte che, essendo femmine di Salierne, avrebbero poi praticato per il resto della loro vita.

7) Il Costume Da La Spagnola. A quei tempi non era mica come a mo’ che tutte le femmine si vestono come alle zoccole: solo le zoccole vere andavano vestite come alle zoccole, le altre come persone normali, quindi le famiglie pensarono che almeno un giorno all’anno le loro figlie, anche se non erano zoccole e non lo sarebbero diventate (allora non era come adesso, che è obbligatorio, potevate decidere voi in tutta tranquillità), si potevano vestire da zoccole e si inventarono  Il Costume Da La Spagnola. Questo costume consisteva in una gonna bianca a palloni neri con l’orlo rosso, una casacca rossa e nera, una parrucca alla Moira Orfei, un neo falso grande come un Super Tele, un ventaglio per schermare il visino e un trucco da vecchia puttana. Non potevano poi mancare le nacchere che servivano a far chiudere le dita della creatura dentro causando pianti a dirotto che facevano squagliare il trucco trasformandolo da modello vecchia puttana in modello vecchia puttana appena schiattata di paccari dal ricottaro.

8 ) Il Costume Della Damigella Del Settecento. Questo pure era praticamente identico agli altri due delle femmine, anche perché il sotto quello era e questo a differenza degli altri era tutto in tonalità azzurre e rosa con corpetti strettissimi, per cui ogni tanto qualche creatura sveniva e fotteva faccia a terra però le mamme se ne accorgevano solo quando le vedevano lunghe perché essendo completamente incipriate non ti accorgevi se sbiancavano. Altra caratteristica fondamentale di questo costume era il fatto di essere lungo due metri dalla vita in giù, e ovviamente, mettendolo a una bambina di un metro e niente, il risultato era quello di raccogliere tutte le merde di cane e di ratto che il Lungomare di Salierne custodiva gelosamente. Pochi sanno che l’epidemia di colera in Campania degli anni settanta è cominciata in questo modo, ed è un bene che se lo sanno le cozze capaci che ci fanno causa e la vincono.

9) Il Costume Da Ballerina. Contrariamente a quello che si pensa, il terribile Costume Da Ballerina non era mai, per nessun motivo, indossato da bambine che facevano effettivamente danza, perché i tutù e le scarpette le vendevano direttamente in palestra e le facevano pagare l’equivalente di un fuoribordo, e quindi figurati se uno se le frusciava in una mattina di Carnevale, e poi quelle che facevano danza il tutù lo mettevano già tre volte alla settimana e si erano belle e cacate il cazzo. Viceversa, il Costume Da Ballerina era quello prediletto da bambine sovrappeso o obese che con il tutù di organza cucito fresco dalla nonna e le scarpe marroni di tutti i giorni facevano la loro bella figura come star del cinema: infatti parevano tali e quali le pippopotame che ballano nel film Fantasia di Walt Disney (l’unico cartone animato al mondo che i bambini lo vanno a vedere e si frantumano le palle dopo due minuti).

10) Il Costume Di Carnevale Ma Che La Vuoi Fare Uscire Così La Creatura Per Dentro a Lungomare Ma Lo Vedi Che Fuori Stanno Tre Massimo Quattro Gradi Poi Se Gli Viene La Polmonite Non Venite A Scassare Il Cazzo A Me E VA Bene Mo’ Gli Metto La Maglia Di Lana A Maniche Lunghe Sotto Fammi Vedere Non Secondo Me SI Puzza Di Freddo Uguale Allora Aspe’ Gli Metto Pure Il Gilet Di Lana Come Sta? Uaa pare L’Omino Michelin No A Mamma Non Piangere Che Quello Papà Sta Scherzando Eh Però Mettigli Pure Il Cappottino La Sciarpa E Il Cappello Se No Prende Troppo Freddo E Mo’ Questo Che Cazzo Tiene Da Piangere Eh Ho Capito Che Non Si vede Il Costume Ma Quello L’Importante E’ Che Lo Tieni Non Che Si Vede E Mo’ Se Non La Finisce Di Piangere Lo Piglio E Lo Faccio Capa E Muro E Vediamo Se Non Ci Dobbiamo Ricordare Pure Questo Carnevale. La verità è che non è che voi i vostri vecchi Carnevali ve li siete scordati, è che il vostro inconscio vi vuole bene e li ha rimossi.



13 Commenti

  1. barnabo

    tra i 10 più bei post(s)

  2. S.

    io avevo un arrangiatissimo vestito di ballerina con tutu prestato,4 dolcevita bianchi sovrapposti,collant di pizzo bianchi taglia adulta arrepecchiati su scarponcini ortopedici correttivi alti sul malleolo,coroncina semiammuffita di fiori dei primi del ’900 con al suo attivo un centinaio tra comunioni e carnevali.tutto su bambina secca e giallina de betotal. subito annichilito ogni tentativo di sfuttimiento  ostentando la grande mobilita’ che mi permetteva la mise alle damine impedite dai cerchi che tenevano larghe le gonne,e in alcuni casi pure ingabbiate in qualche vecchio corpetto che le addirizzava a braccia aperte a uso foto post-mortem

  3. Amleto

    Ci ho ben poco da rimuovere:io proprio il carnevale mai sopportato.In età della ragione (9/10 anni) ho posseduto classica clava plasticata per l’attacco indiscriminato alle “bimbe” che uscivano dalla scuola ma sempre vestito normale:diciamo che era la versione minorenne delle Ronde di Quartiere a divenire negli anni.Riflettendo la mia avversione carnevalizia forse veniva dal fatto che pur chiedendo costumanze e varie lo sguardo di mammà mi avrebbe fulminato patentandomi per cretineria.Papà?…Se va bene…Però lo sai che (latamente) ti invidio quel costume da indiano:una smazzata contro gli Zorri ed i Cauboi me la sarei fatta!…Bella fratè!

  4. mammadichica

    chica è figlia prima di genitori incompetenti, primo anno di asilo, primo carnevale.
    mamma vojo il vestito da fatina come la mariosè.
    il vestito da fatina nò oooo , è zallo( salentino = cafone)
    nooo zallo mamma, azzulla è la fatina!
    hai un bellissimo vestito da pierrot, velluto nero di seta, collo di tulle, cappello e scarpine con il ponpon
    . fa scifo il nero, e piellot non cI STAVA a cenerentola.
    uffah, se così bella tutta riccioli biondi vestita di velluto nero
    .faccio scifo e poi io vojo rizzoli blu.
    veglioncino dalle monache, cento zorri un principe frocetto cento fatine e una pierrot molto carina e tanto incazzata. il fotografo chiede,
    bambina ricciolina, ciiiiiissss, sorridi, che ti faccio la foto, da cosa sei vestita beddha mia?
    braccia conserte, piedino nervoso:
    DA FATINA ZALLA

  5. Sergio o pank

    Scus ma devo fare una piccola correzzzzione: si scrive  cauboi e no cowboy, e pò per il riesto tutto fantastico, anche se a me mi vestevano da generalo caster dei nordisti! (co a magli’e lana sotto sennò pigliavo a purmunite!)

  6. La Cassazione

    ” e perché dovresti travestirti da scemotto, tu che sei un ragazzino così serio? Per prendere freddo e casomai ammalarti e rimanere indietro con la scuola? Vai vai, finisci i compiti che stasera c’è la lasagna e il migliaccio dolce…” Carnevale? Prego, vuol ripetere??? Bravo ad un Dj…

  7. Ciccio

    Da Zorro mi hanno vestito che avevo un anno. Poi già intorno a sei anni fino a 9, anno in cui dissi “Mamma io sono un uomo quest’anno mi faccio pure la comunione quindi no mi vesto più″ (e mia mamma mi sfotte tutt’ora per la cosa) come arrivava carnevale era una botta in fronte perchè il fatto vestirmi non mi piaceva ma poi finivo col cedere. Ovviamente mi dovevo vendicare e sceglievo i costumi più assurdi tipo vigile urbano… ma solo perchè stava la paletta che usai durante una festa come alzagonna delle femminuccie guadagnadomi il rispetto di zorri e cauboi!

  8. Flavio

    Ma il costume da Pierrot non lo vogliamo citare?

  9. Amleto

    Mammamà!…Pierrò fa ancora più pena di Pulciniello!

  10. Fattopace

    La spada di zorro se la chiavavi in faccia a uno co cazz che s rumpev, quelle azzurrine flessibili erano vere e proprie fruste, a quello vestito da teppista i segni in faccia glieli facevi tu 

  11. rossella

    mamma Amlo è stata una grande. Ho riso di cuore!

  12. Posso annoverare fra i travestimenti succitati Damigella e Spagnola. Poi avevo un vestito da odalisca molto bello, rosa shocking con veletta e tutto. E un altro da “Capocabana” che non ho mai del tutto capito in giovane età tranne accorgermi più tardi che so’ pure quello era vestit da zoccola, insieme a odalisca, spagnola e damigella. Poi al liceo una volta abbiamo fatto una festa e mi sono vestita direttamente da “Pretty Woman”.

  13. Angela

    Camilla ponpon. Vi dico solo questo: pantacollant viola, gonna corta a quadrettini gialli rossi e viola, pon pon gialli sullla gonna. corpetto rosso pon pon viola. cappello a quadrettini gialli rossi e viola con ponpon rossi, ombrello a quadrettini gialli rossi viola con ponpon gialli rossi e viola.
    Poi mi hanno fatta vestire da albero. Con il cappello con le fronde sulla testa e i limoni, le banane e le mele di plastica che mi penzolavano addosso.  Credo di aver pianto fino a svenire alla festa della compagna di classe delle medie….