I 10 peggio Messaggi Di Fine Anno.
1) Il Presidento Napolitano. Cari Amici Italiani, avvolti nella bandiera tricolore all’ombra di questo nostro grande paese, che vide le sorti gloriose di un Càvur, di un Mazzini, di un Garibbaldo e di un Baglioni, sono qui per l’ultima volta ad augurarvi un buon anno. Anno che auspichiamo sempre pieno di forza e coraggio, di entusiasmo e buona volontà. Abbiamo vissuto insieme momenti difficili, tanto che qua i corazzieri si sono messi a fare le butteglie di salsa per sparagnare che voi non ne tenete idea quanto si fidano di mangiare questi che sono grossi come a che. ASpettate un momento che vi chiamo a Clio che quella vi vuole fare gli auguri pure lei. CLIOOOOOOOOOO CLIOOOOOOOOOOOOO E FOTTITI A MUOVERE CHE QUESTI ASPETTANO IAMM BELL!
2) Il Presidente Del Consiglio Uscente Professor Mario Monti. Cari Amici, vi scrivo da un’umile pensioncina a una stella situata nell’estrema periferia di un umile paese montano di questa nostra bella Italia, mentre la mia signora cucina su un fornellino a gas una sobria zuppa di pane, croste di formaggio e acqua sporca. Come sapete, la mia sobrietà m’impone il risparmio e la parsimonia italica, per cui, con la sobria sobrietà che mi contraddistingue, invece che un buon anno, vi auguro un più sobrio anno e basta. E ora mi ritiro nel mio sobrio anonimato professorale che prevede una partecipazione a Ballando sotto le stelle, un’esibizione a X factor, un’ospitata a Masterchef e una sobria canzoncina al Festival di Sanremo.
3) Roberto Saviano. Si chiamava ‘Ndonio ‘O Puparuolaro, ma qui a Scampia era conosciuto come Anthony. Io era nascosto nel quartiere, mimetizzato come al solito quando metto a rischio la mia vita. Mi mossi furtivo: la mia scorta mi guardava ammirata. Balzai di lato, evitando un tossico che mi chiedeva cento lire. Cento lire: com’è amorevole, tenero, sbalorditivo, gonfio come un Super Tele di tanti anni fa, quando giocavo nei cortili della camorra ‘e Napule coi guapparielli camurristi, il distacco dei tossici di una volta. Facemmo irruzione. Trenta poliziotti tenevano ferma la porta, mentre altri duecento immobilizzavano i due clienti. Mi avvicinai al bancone e chiesi, guardandolo negli occhi, senza paura: Pupacchielle sotto aceto ne tieni? PARLA BASTARDO CAMURRISTA DELLA CAMORRA DE NAPULE! I suoi occhi porcini si fissarono nei miei: capiva che avevo coraggio da vendere e mi rispose: Dotto’, ne sono rimaste giusto due, le volete? In silenzio, senza paura, presi il pacchetiello che mi porgeva. Anche stavolta i casalesi avevano tremato. Era il 31 di dicembre dello scorso anno, e le pupacchielle mi fecero venire un ciglio di panza; maledetta camorra ‘e Napule.
4) Silvia Avallone. Sulla spiaggia deserta due ragazze, belle, più che belle, bellissime, anzi più che bellissime, anzi due ragazze, camminavano tendosi teneramente per mano. L’aria era densa come fuliggine, anzi più che fuliggine, sembrava quasi come se fosse fuliggine. Era un giorno d’inverno, freddo, più che freddo, quasi freddissimo, anzi freddissimo, forse un po’ freddino, di quelli che le mamme dicono metti la sciarpa Dory che se vai a passeggiare mano nella mano con la tua amica bellissima su una spiaggia deserta con l’aria che sembra di fuliggine poi ti viene una febbre che è quasi 38. forse 39, forse 40, anzi facciamo 38 e mezzo. Era il 31 dicembre, e io più di questa trama qua non son capace a scrivere, però me la pubblicano uguale, tiè.
5) Andrea Camilleri. Seccu lu piu intu li fratti de lu suru che me pigghiau? Montalbano, rispunnitti e iddu smaiosu tremulài e nuddue tenitte o core a diciri.AAAAAH, viri?, arippunnitti e lu scuru cchiù scuru cielu iangu advvintai e quanndu lu piscispata frittu intu lu finucchiettu se trumbulaio nei mei cori, allora iddu o fierro cavviava e io nfacc o risi: cosa nutile, mai tenìa lu cori de picciari nu pitolu, ma siu voi o cazzi mea cacari hahaha. O cielu scuru piggiai lu cori e u ciuccu de lattu arrispundia cun gran duluri ca vitti na corzza sopra a nu cannuni e non nciafacc mi viene troppo da ridere andiamo avanti
6) Margaret Mazzantini. Una notte di San Silvestro. Un bimbo. Un cuore. Una guerra. Una guerriglia forse? Dolore? Sangue. Lacrime. Raccapriccio. Nel buio, un rantolo. Un cane a tre zampe arranca nella penombra malata. L’aria è piena di polvere da sparo. Qualcuno, da qualche parte, si stra grattando i coglioni. Una donna. Bella? Forse, ma forse un tipo. Il tipo di donna che combatte. Il tipo di donna che non si arrende. Il tipo di donna che attraversa dolorosi ricordi e fuoco di mortai dell’anima per riscoprire laceranti ferite.. Ferite mortali? Forse, ma le ferite guariscono anche se lasciano cicatrici. Cicatrici indelebili? Può essere, ma SERGIO SMETTILA DI TOCCARTI LE PALLE E COMINCIA A SCRIVERE LA SCENEGGIATURAAAAAAAAAAAAAAAAA.
7) Luciana Littizzetto. Allora raga figa michia topa, è l’ultimo dell’anno e bisogna trombare. E come trombiamo? MA con la Jolanda cacca culo pipì pannolini sporchi caccole di naso no? E raga qua si ride col Walter che entra nella Jolanda e fanno zezè zezè minchia che topa d’un giandujotto. Che lo sapete come minchia si chiama un falegname che porta la moglie Jolanda scollata? UNA MINCHIA DI CULO DI CACCA DI PIPi’!! HAHAHAHAHAHe allora Eminens minchia che bella tonaca color cacca di pupù caccole di naso scavate col ditino a giandujotto eh? E allora ‘sta tromabata dell’ultimo dell’anno la vogliamo fare o immergiamo il Walter nella bagnacauda e lasciano la Jolanda a bagno nella pipì di cacca di pipì?
8 ) Massimo Gramellini. La magia del Natale è nel ritrovarsi, tutti insieme, nelle belle famiglie italiane a volersi bene. Perché l’importante non è volersi ma trovarsi. Trovarsi in questa magica atmosfera in cui ci si riscalda e si mangiano tante cose buone e si addobba l’albero e il puntale dell’albero resta storto finché una voce innocente, la voce garrula d’un bimbo dice: guardate, adulti seri e premurosi verso noi bambini, il puntale dell’albero è storto! E allora tutti ridono, quelle belle risate calde che riscaldano il cuore e ti fanno venire la voglia ricordarti quei bei Natali di quand’eri piccolo e dicevi: guardate, adulti seri e premurosi verso noi bambini, il puntale dell’albero è storto! E tutti ridevano di cuore, un cuore caldo come il fuocherello che ardeva nel camino della casa dei nonnini dai bianchi capelli. Ah il pezzo era sul Capodanno? Vabbe’ leggete Caopdanno invece che Natale tanto i pezzi miei questi sono, a ferragosto vi tocca uguale con la spiaggia al posto del camino.
9) Il Blog Di Beppe Grillo. L’Italia è morta e sepolta. L’Europa è morta è sepolta. La Cina è morta e sepolta. L’India è morta e sepolta. Gli Usa sono morti e sepolti. Quella vecchia della Montalcini è morta e sepolta. L’economia sta per crollare. Il mondo sta per collassare su se stesso. I coglioni vi si seccheranno di colpo. Vi verranno delle brutte malattie. Vi sentirete dei doloretti che all’inizio direte non è niente e poi invece passerete i peggio guai. Equitalia vi farà cento accertamenti. Vi accorgerete di somigliare a Borghezio. Vi si scaricheranno le pile del telecomando di domenica sera e resterete pure senza sigarette coi tabacchini tutti chiusi. I negri vi s’inculeranno. E adesso Buon Anno a tutti, uscite e divertitevi.
10) Luca Telese. Ragazzi tutti pronti mi raccomando che il 6 gennaio debutta PUBBLICO TV, in abbonamento solo seicento euro al mese. VI ASPETTO E BUON ANNO A TUTTI!
I messaggi della Avallone e della Mazzantini sono straordinari, per non dire quanto ha rotto le balle Camilleri con Montalbano e il finto siculo. Ti leggo da poco, sei una piacevole e divertente scoperta.
Buon Anno
Sei un cazzo di genio. Auguri.
non è vero, ma ricambio gli auguri
…bella bro!
ok, sto per ammazzarmi dalle risate. Se mi ricoverano è colpa tua…..e comunque quella di Monti è a dir poco PERFETTA.
Oddio la Avallone scrive uguale!!! Genio, hai una nuova lettrice
Amlo, sei grandioso. ti leggo quotidianamente.
grazie die’ è un piacere
secondo me eri partito per una via e sei andato per un’altra ma il risultato
fa pisciare sotto dalle risate lo stesso
Fantastico, mi sono divertito un mondo . Anche io sarò un tuo lettore……….e non è una minaccia. ciao e Auguri