Il babà delle vanità.

Io la televisione non la guardo mai, ma mica per snobismo. E’ che veramente non capisco perché dovrei vedermi Floris, per esempio (l’uomo che ci ha regalato la Polverini) invece di Little Britain. E infatti mi guardo Little Britain. Solo che ogni tanto mi scappa di occhieggiare quei venti o trenta secondi di telegiornale e quella roba non pare, ma si accumula: sedimenta. E ieri, improvvisamente, mi sono reso conto che c’era un centimetro quadrato del mio cervello che, guardando i tg, aveva raccolto un’enorme quantità di informazioni su un singolo personaggio: Mario Monti, il nostro presidente del consiglio o, come dice Repubblica (la gente ama dare importanza per darsi importanza), il nostro Premier. E quindi mi sono ricordato di aver sentito dal Professore una quantità di battute agghiaccianti. Ora, Monti è uno che, di fronte alla nostra situazione economica ha avuto l’ideona (eh i laureati alla Bocconi lo fanno) di aumentare le tasse e contemporaneamente far salire il debito pubblico, quindi, come dire, è uno che se la gioca alla grande.

Però.

Però, il suo difetto (piccolo eh, per carità) trapela: è vanitoso. Molto. Moltissimo. Non si spiega se no perché gongoli così tanto quando fa quelle battute che manco la Littizzetto, e soprattutto perché gongoli quando sente i cortigiani ridere. I cortigiani lo fanno di mestiere, con chiunque. Ridacchiare soddisfatto perché un lacchè sghignazza alle tue facezie francamente insulse, nella migliore delle ipotesi  è stupido, o se no è patetico, come se uno andasse a puttane per poi vantarsi con gli amici di aver fatto conquiste. Ma la vanità gioca scherzi anche alle persone migliori. Magari per tutta la vita sei un economista stimato, guadagni fior di quattrini, ricopri anche posti importanti, ma a parte persone insignificanti come i banchieri, non ti conosce nessuno. Poi vai in tv e di colpo la gente ti riconosce per strada, ti saluta, e ti rendi conto che Barbara D’Urso e Simona Ventura sanno che tu esisti. E una vita di serio e dignitoso anonimato si scioglie come neve al sole: fai una battuta e tutti ridono, e sei contento, e ti scordi che quella è la stessa gente che rideva alle battute di Andreotti, che non solo facevano schifo al cazzo, ma erano anche raccapriccianti nella loro crudeltà e nel loro disprezzo per il popolo (quando era al governo disse che esistono due tipi di matti, quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono far funzionare le ferrovie. E NESSUNO che gli abbia mai detto: ma non sei tu che dovresti far funzionare le cose? E se è così, perché visto che non ci riesci, non ti levi dai coglioni?).

Poi, l’altro giorno, l’illuminazione. Ho visto il nostro Premier camminare a Largo Chigi, e la cosa veramente incredibile è che intorno a lui, tra guardie del corpo, sicofanti, lecchini c’erano almeno TRENTA persone. TRENTA. Manco il Re Sole andava in giro con trenta persone. Ora, una persona normale, vedendosi trenta persone intorno (ho detto trenta ma forse ho esagerato per difetto), si chiede due cose: la prima, sono forse il leader di Hamas che cammina mitra in mano per le strade di Tel Aviv? La seconda, sono il mullah Omar che si reca in visita a una postazione americana?

No? E allora che cazzo ci faccio con trenta persone intorno?

Perché, parliamoci chiaro, un presidente del consiglio può anche avere bisogno di uno staff di trecento persone, ma trenta persone che ti scodinzolano intorno non è uno staff, è una manifestazione di potere che ha, secondo me, del patologico. Cioè, il buonsenso ti imporrebbe di guardarti intorno e chiederti: chi cazzo è questa gente che cammina intorno a me e perché è qui? Peccato veniale, per carità, e forse neanche peccato.

Ma non posso fare a meno di pensare alle persone importanti. Che so, Kafka andava in giro da solo. Stephen King lo fa. Lo faceva Dickens. Gadda neanche avrebbe sopportato l’idea di avere una sola persona tra i coglioni. Bianciardi non se lo inculava nessuno. Flaiano faceva lunghe passeggiate solitarie per Roma, si fermava ai caffè, chiacchierava. Una volta hanno visto Joe Strummer e Paul Simonon che si bevevano una birra al bar Vittoria a Salerno.

Ma questa è gente di cui, tra cento anni, ci ricorderemo. Di quelli nascosti tra uno stuolo di servi, per fortuna, no.



18 Commenti

  1. Barbara

    Ma Amlo: Dickens King Flaiano Bianciardi e Kafka sono gente inutile laureata in lettere, ovvero in Scienze Inutili. Roba che non serve, parassiti della società, succhiatori della tetta statale. A cosa gli serve la scorta in strada? Chi li caga?
    Invece economisti e ingegneri e scienziati sono molto ilustri e mportanti e quindi serve.

    Non sapevi che questo è l’ultimo trend internettiano?
    Il tuo post è obsoleto.

    :P

    • amlo

      sono conscio di tutto, ma secondo me la vanità, anche quando è motivata, e non è questo il caso, è una cosa che ti stringe il cuore a vederla. nel senso che fa molta pena umana. ma molta.

    • francesco

      ho capito che stai a tavola e c è il vino… ma non dovresti abusarne! A prescindere da persone degne di nota come Dickens King Flaiano Bianciardi e Kafka, chi sceglie un percorso di laurea umanistico, avrà maggiori problemi di inserimento nel mondo del lavoro rispetto a economisti ingegneri e scienziati vari! Quindi puoi anche tenerteli stretti i tuoi “uno su mille ce la fa”, ma svegliati ed esci da questo ragionamento kafkiano!!!
      un economista

      • amlo

        non parlavo di inserimento nel mondo del lavoro. per quanto riguarda il vino, può anche essere che io stia mbriaco, ma io domani mattina sarò sobrio. tu sarai sempre un economista.

      • francesco

        Amlo mi riferivo al commento di Barbara, poi non ho offeso nessuno ho solo invitato ad aprire gli occhi, perché frequentare l università non da la sicurezza di un posto di lavoro, tanto più se studi materie umanistiche… poi paragonarle con altre…
        Franco astemio non sono, coglione sicuramente, perché ti ho risposto.

        • amlo

          per carità, ma in quel caso dici APRI GLI OCCHI, e non STAI MBRIACO. e comunque, ribadisco, di trovare un posto di lavoro con una specializzazione o un’altra non si è mai parlato. comunque se continui a parlare senza insultare, come stai facendo adesso, qui le tue opinioni sono sempre gradite.

  2. consulente

    per Francesco: ma sei proprio così sicuro che scienziati vari si inseriscano così facilmente nel mondo del lavoro?

    • francesco

      facilmente no… senza raccomandazione il facilmente non esiste… comunque tra praticantato e tirocinio gli scienziati avranno almeno l’illusione di fare qualcosa… per le categorie umanistiche parlano i fatti…

  3. Giordamas

    Io penso che sia noi che pure Monti e Fornero siamo vittime dei “calembour” di merda dei soliti stronzi di Montecitorio e Palazzo Madama. Loro se ne accorgeranno quando li faranno sbranare vivi dagli operai dell’Ilva. Quelli che veramente ci vanno bene sono Passera e Riccardi. Ed Emilio Riva.

  4. Paul Olden

    Monti ha passato una vita a parlare a gente cinica e perspicace, nonché piuttosto ferrata come lui, che poteva fargli le pulci su ogni singola parola pronunciata. Oggi prova il brivido di avere una platea che non capisce un cazzo di quello che dice, e che lo ammira molto proprio per questo, che gli riconosce uno charme da essere superiore, uno status da semidio. Monti è uno che per dire che ti privatizza l’acqua e ti farà morire di sete dice: “Noi crediamo che la risorsa acqua meriti di essere valorizzata, difesa e messa a frutto in quanto asset primario, per il bene del Paese e di tutti i cittadini”. Ho notato che spesso usa il plurale majestatis, ma lo fa con discrezione, alludendo un po’ al “noi” in quanto squadra di governo e sotto sotto anche al “noi” come entità morale super-partes provvisoriamente domiciliata nel corpo di Monti Mario. Il Diavolo, quando scende in campo, manda avanti gente preparata.

    • amlo

      paole’. sono d’accordo su tutto, tranne che su una cosa. il diavolo approfitta del fatto che sono tutti subnormali per mandare avanti delle mezze calzette presuntuose. che monti sia preparato non ci credo. faccia UNA cosa, UNA che non farebbe un verdummaro al posto suo e ne riparliamo. l’economia non è una scienza. non più dell’astrologia, ma paolo fox è persona seria.LUI.

  5. Paul Olden

    Amlè, l’economia non è una scienza, ma la pratica di togliere al povero per dare al ricco è antica e collaudata: in anni di buoni raccolti, anche un fattore compagnone e poco preciso va bene per dire ai contadini che il proprietario terriero si prenderà due terzi del raccolto. Ma in anni di grandine e siccità, ci vuole un fattore molto più subdolo e raffinato per spiegare ai contadini che il proprietario si prenderà tutto il poco raccolto fatto, lasciandoli alla fame. Deve essere così bravo da fare questo senza essere minacciato coi forconi. Di solito uno così il latifondista lo trova. Poi, se i contadini si stufano anche di lui, rimane sempre l’opzione delle mazzate.

  6. Gianluca

    Amlè questo pezzo è B E L L I S S I M O!!!!!!!!!!!!! Sei un grande!!!!!!!

  7. secondo me Monti andrebbe valutato come politico in un contesto politico, non in quella zozzimma in cui si è trovato; non dimentichiamoci che Monti le léggi le poteva pure proporre, ma poi quelle merde che si trovavano in parlamento avrebbero dovuto anche votarle, e non mi pare che a Berlusconi sia pesato così tanto reintrodurre l’IMU che ora dice di voler ritogliere.

    lungi da me l’idea di votarlo, ma secondo me il suo operato è attualmente ingiudicabile. con l’andare dei mesi mi sono reso conto che i politici avevano intenzione di fargli passare soltanto le manovre che portavano tasse e balzelli vari, impedendogli di fare qualsiasi riforma o norma per la crescita, così che poi nel 2013 si potessero fare belli con l’elettorato promettendogliele.

    poi che le sue battute non facciano ridere e che nel nostro paese i politici gìrino con 30 persone intorno.. vabbe’, che ci possiamo fare.. Sara Tommasi non credo che ne abbia di meno di persone intorno, eppure è solo una laureata alla Bocchini come tante

  8. Mirko

    Pasolini, che si faceva l’aperitivo da Necci.