I 10 peggio regali riciclati di Natale.

1) Il Set Da Cucina. Riciclare il Set Da Cucina non è da tutti, in quanto si tratta di un regalo che già se ve lo andate comprare voi nuovo, pure firmato da Dolce e Gabbana con tutte le firme loro vere col pennarello, più di cinque euro non vi costa, quindi tenete presente che chi vi ricicla questa cosa qua è un pezzente di professione con una faccia di corno infinita, perciò potete solo ammirarlo, tipo come fate oooooo con gli Harlem Globetrotters, che non sanno fare un cazzo a basket però comunque li vedete e fate ooooooooo. In genere il set si compone di: Apributteglie, Pelapatane e Spremiaglio, impizzati in un blocco di marmo con gli appositi pertusi; appositi perché una volta levati non sarete mai più capaci, chissà perché, di rimetterli dentro. Altra caratteristica è che i suddetti utensili sono fatti di un metallo dolce tipo alluminio per incartare i cefali e quando li usate si panano immediatamente, tranne il pelapatate che è fatto con l’acciaio della katana di Hattori Hanzo che vi taglierà via il pollice. Dieci punti in più se sulla scatola il riciclatore ci lascia pure il biglietto ottenuto coi punti TOTAL.

2) Il Set Da Scrivania. Anche questa è una scelta che non potete non ammirare, perché, a meno che il donatore non sia una zia sopra i duecento anni, si tratta comunque di un virtuoso del riciclo, uno che senza vergogna conserva tutti i peggio regali ricevuti dal ’53 per ammollarli a voi. Il Set Da Scrivania si compone di: Tagliacarte Con Lama In Plastica Non Tagliante E Manco Impizzante, poi il sempreverde Tampone Per Inchiostro, e Una Specie Di Cartelletta In Pelle Che Nessuno Sa Come Si Chiama che dovrebbe servire per tenerci dentro in piega le lettere che ricevete da Regine, Marchesi, Conti e Equitalia. Di solito è di un color verde indefinibile, detto anche Verde Melange dalle commesse di Calzedonia, o Verde Merda da chi riceve il regalo.

3) Il Set Da Sommelier. Anche qui dovete ammettere che non è cosa da tutti i giorni, anche perché in fin dei conti il sommelier sarebbe un mestiere serio (se non esistessero i sommelier, ovviamente), e quindi regalare una cosa così pezzotta è l’equivalente di regalare un carburatore di cartongesso: se sei uno qualunque fai ah e lo butti nel cesso, se sei un meccanico lo prendi e lo chiavi in faccia al regalatore: in entrambi i casi serve un assoluto sprezzo di colui il quaglio il regalo lo riceve. E comunque che si capisce di una cosa pezzotta lo si capisce dalla scatola di cartone ammaccato agli angoli e dal fatto che contiene un Apributteglie Che Non Arape Le Butteglie, detto anche Tirabusciò, un Fazzoletto Color Granata Da Mettere Intorno Al Collo Delle Butteglie e che subito si sponza tipo spugna di barriera corallina, aumentando di novanta volte il suo volume, e il famosissimo Taste Vin Magico, che vi permette di stupire i vostri amici a tavola col gioco dell’assaggio. Infatti è composto di un metallo così fetente che pure se ci mettete sopra il meglio vino del mondo lui lo fa sa sapere subito di pisciazza: quindi lo assaggiate e dite ma questo vino sa di pisciazza!, e quando i vostri amici dicono ma quando mai, l’ho pagato seimila euro voi gli dite overo? e assaggia, e loro stupiti risponderanno azz veramente questo vino sa di pisciazza! 

4) Il Set Sale & Pepe. Come tutti i regali riciclati, più fa cacare e non funziona, più potete stare certi che è stato riciclato, anche più volte. Il Set Sale & Pepe riciclato si riconosce soprattutto dalla scatola, che in genere porta il nome dell’articolo scritto in rumeno o in qualche altra lingua celarda: Salu isd Popu, oppure Brounz Aar Hytionw cose così, per intenderci. Ovviamente però la sua caratteristica principale sarà il fatto di avere forme improbabili, dalle scimmie alle navi inglesi della flotta di Nelson alle cape di cavallo. La cosa fondamentale però è che devono essere grosse, pesanti, scomode, e soprattutto è obbligatorio il singolo pertuso per fare uscire la spezia che, a contatto con l’aria, fa sì che sale e pepe si fondano immediatamente con la copertura dell’oggetto formando una saldatura impossibile da forare e che renderanno il suddetto oggetto inservibile nei secoli dei secoli amen.

5) Il Set Da Bricolage. Questo in effetti è un regalo molto insidioso da riciclare, anche perché, se è vero che come nel punto 1 gli utensili sono composti di un particolare metallo dolce, detto scientificamente Ma Stu Cazz ‘E Martiello Fosse Fatto Di Mellone Pane? e che si piega a uso plastichina, è pur vero che un vero amante del bricolage troverebbe comunque il modo di riutilizzare in qualche maniera utile l’immensa schifezza riciclata per la bisogna. Il set si compone di un Martiello Che Si Piega, seimila Chiavi A Brugola Inutilizzabili, perché con diametro da trenta centimetri in su, e quindi utili soltanto in caso doveste urgentemente riparare un ponte levatoio funzionante e tre Chiuovi, o Chiodi, uno lungo sei millimetri, uno largo venti centimetri e uno lungo sette metri e mezzo. Comunque dicevamo, per evitare che chi riceve il dono del Set Da Bricolage trovi il modo di ricavarne comunque qualcosa di utile, basta regalarlo a qualcuno che veramente non capisce un cazzo di niente, e lì è facile, basta che sia un fan di Benigni.

6) Il Set Da Scrittura.  In realtà questo, pure se riciclato, sarebbe pure un regalo utile, se ci pensate. Perché con questo cazzo di internet, e i tablet, e gli smartfonz non solo ci siamo disabituati a scrivere con le penne, ma manco ne abbiamo più in casa, tanto se mi devi dire pure un numero di telefono o un iban me lo mandi via sms; però, quando capita che devi veramente scrivere qualcosa di corsa, vedi gente che scrive con le banane, col rossetto, in alcuni casi si taglia le vene e intinge il dito nel sangue; quindi, stavamo dicendo, un Set Bricolage farebbe anche comodo, solo che che se non facesse schifo al cazzo non ve lo avrebbero mai riciclato come regalo a voi. Infatti, anche se non pare, il Set Da Scrittura è molto insidioso. Esso si compone di una Penna Roller Autobloccante e un Portamine Atomico. La Penna Roller Autobloccante è chiamata così per il fatto che il suo inchiostro gel, nel momento stesso in cui la tirate fuori dalla scatola, diventa tipo mastice per saldature rapide, per cui se voi vi lanciate a scrivere un numero di telefono, il vostro movimento del braccio troverà un ostacolo insormontabile nella punta della penna che si pianterà sul foglio esercitando una maggiore forza opposta che vi farà cappottare da fermi e seduti e vi farà fare molto male. Meno pericoloso ma più snervante il Portamine Atomico, così chiamato perché monta una mina talmente sottile e fragile da poter essere vista solo con un microscopio atomico: la prima volta che lo usate la mina si disintegra, scrivendo però quel tanto che basta per farvi ritentare, poi si disintegra ancora e ancora e ancora, fino a che non la pigliate e la sbattete in faccia al muro dal quale però rimbalzerà e vi si pianterà in un orecchio.

7) Il Set Da Giardinaggio. Questo è uno dei più insidiosi da fare e da ricevere, perché, a meno che non sia fatto in materiale immediatamente biodegradabile, è veramente difficile sbagliare producendo un Innaffiatoio Coi Bordi Taglienti, una Paletta Coi Bordi Taglienti e una Forchettella Dalle Punte Acuminate. Sì, va bene, vi tagliate via un braccio e vi trafiggete il pancreas, ma se veramente quello che vi ricicla il Set Da Giardinaggio è un professionista e non un chiachiello dell’ultima ora, prima di regalarvelo si sarà accertato con largo anticipo che il vostro giardino consisterà in un singolo vaso di basilico morto nel 93 e che non avete il cuore di buttare perché se  no poi i piccioni del quartiere non tengono dove andare a cacare.

8 ) Il Set Guanti Sciarpa E Cappiello. Anche qui non è più facile come una volta, che lo regalavi a uno che stava di casa a Palermo e eri sicuro di aver riciclato una cosa completamente inutile. col fatto dell’effetto serra e va trova quali altre schifezze stanno tipo le scie chimiche, oggi è capace che si mette a nevicare in Sicilia e quello che ricicla finisce che deve restare con l’amaro in bocca che voi il regalo lo usate veramente. Quindi il Set Guanti Sciarpa E Cappiello dovrà possedere due caratteristiche ineludibili: anzitutto non sarà in tinta unita, ma nella fantasia più orribile del mondo, quella andina, schifata perfino dagli Inti Illimani dal 1976, e poi sarà due misure inferiore alla vostra. Perché una sciarpa lunga sei metri te la puoi arravogliare tre volte intorno al collo e ti tiene pure più caldo di una giusta, ma se ti regalano un Set Guanti Sciarpa E Cappiello per un bambino di sei anni i guanti te li puoi solo chiavare in culo, la sciarpa la usi per pulirti le scarpe e il cappiello lo puoi usare solo come parapesce, però poi guardate che fa male.

9) Il Set Da Viaggio. Sembra facile riciclare un set da viaggio, ma non lo è affatto. Magari il riciclatore come niente si pensa che basti regalarlo a uno che non viaggia, tipo un agorafobico o un disoccupato per fare il danno: e qui casca il proverbiale asino. E mettiamo che un giorno all’agorafobico/disoccupato succede una cosa tipo una zia morta che lascia un’eredità e quello piglia e deve partire? Finisce che il regalo riciclato serve a qualcosa, e la principale caratteristica di questi doni non è di essere, appunto, riciclati, ma dannosi, se no son buoni tutti. Il vero MC del riciclaggio si premurerà perciò di accertarsi che il Set Da Viaggio sia così composto: un Cuscino Da Cuollo Che Feta (di cane morto, di sudore di cavallo, come è è, basta che puzzi e sia inutilizzabile), una Mascherina per Occhi Fallata, ossia o talmente sottile da lasciar passare TUTTA la luce circostante, o tanto spessa e sigillante da farti venire le crisi di panico e Un Contenitore Per Sapone Liquido Col Pertuso Invisibile, che resista a far scolare tutto il liquido solo finché non lo mettete nella stessa borsa col vostro nuovo e costosissimo notebook. A trovare la strada per il processore, non in garanzia e non riparabile, ci penserà da solo.

10) Il Colpo Buca In Una Alla Tiger Woods. A me, che pure ho frequentato pezzenti di ogni sorta, questo colpo l’ho visto fare solo una volta da un amico mio insospettabile, che quelli sono i peggiori, perché ti fregano perché tu pensi no da lui non me lo aspetto. E insomma il Colpo Buca In Una Alla Tiger Woods è il virtuosismo magico che anche al più scafato e talentuoso dei professionisti riesce una volta sola in tutta la carriera e richiede una faccia di corno considerevole. Il donatore si presenta al festeggiato con una busta della spesa, manco di un supermercato buono, di un hard discount, con dentro una maglia o una camicia pure sporca e gli fa: tieni, è per te, siccome che mi hai sempre detto che ti piaceva e che ne volevi una uguale ma che sono anni che non riesci a trovarla allora ho pensato vabbè a un amico così caro e sincero adesso prendo e gli regalo proprio la mia. Ovvio che il ricevente non ha mai espresso alcun parere sulla pezza in questione, anche perché se l’avesse fatto non sarebbe stato ripetibile ad alta voce senza rischiare uno sciarro termonucleare globale. Guardate che questa cosa è difficilissima da fare ma se vi riesce vi meritate come minimo gli applausi perché non è solo riciclo, è trasformare la munnezza in oro, cosa che riesce solo alla Camorra ‘e Napule e a certi Consigli Regionali che so io.

 



4 Commenti

  1. Stefania

    1 – 2 – 3 – 4 – 6 – 8 ricevuti tutti…:-(

  2. anduoglio

    Dovresti fare anche i 10 peggio capi di abbigliamento indossati durante il Natale.Â
    Comincio io:
    1) Cazone di velluto a coste larghissime di colore beige
    2) Vestaglia di flanella a quadrettoni, colore marrone (varie tonalità)
    3) Tuta di pail con 4 bottoni enormi (indossata di solito la mattina presto del 26 per fare una passeggiata con la finalità di sgrassare quella decina di chili incorporati durante il 24 e il 25, essendo larga e di forma incerta sarà l’ideale per mascherare il panzone)
    4) Pigiama indossato consecutivamente dalla sera del 23 dicembre fino al tardo pomeriggio del primo gennaio (se, in caso di emergenza, si è obbligati ad uscire di casa in quei giorni, il pezzo di sotto del pigiama va indossato sopra il cazone di velluto a coste larghissime di colore beige)
    5) Pullover a collo alto con disegnini geometrici a pixelloni che rimandano a videogiochi di fine anni 70 (il pullover è degli anni 70) tipico delle prime macchine da cucire di quel periodo
    6) Sciarpone di lana della lunghezza di 2 metri (200 cm), tale indumento va arrotolato intorno al collo per due o tre volte e poi chiavato sotto al pullover, per tenere al caldo il torace
    7) Pantofole De Fonseca, modello viecchio metà anni 80, a quadri esternamente, col peluche bianco dentro (col tempo il peluche tenderà ad assumere il colore bianco-panna, giallo, giallo-marrone)
    8) Gambaletti di pelle antipioggia con la zip laterale, rispolverati dalla scarpiera del 1969. Dato che a Natale non si deve fare un caz.zo, mica dobbiamo allacciarci le scarpe…. Da indossarsi sotto la tuta di pail durante la passeggiata sgrassante
    9) Calze scozzesi ricevute in dono la Santa notte da qualche zia vecchissima, provate e mostrate a tutti i parenti sotto ai boxer e portate fino al ginocchio a uso Domenghini.  Vanno indossate immediatamente e tenute indosso almeno fino all’epifania
    10) Mutande da gran festa di San Silvestro, l’idele per inaugurare bene l’anno. Di colore rosso, con un simpatico faccino da elefante e proboscidina lunga 35 cm dove riporre il prorpio “arnese da battaglia”

  3. beneamma

    Utilissimo invece un bel dizionario di italiano per scrivere correttamente “calzoni” e “pile” al posto di “cazone” e “pail” :-D DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD