Molti nemici, due coglioni.
Siccome al cretinismo non c’è mai fine, vi informo che parecchi, in via privata e con simpatiche mail anonime, mi danno del fascista. Perché mi rifiuto di appecoronarmi come fanno loro. Perché non amo le parole d’ordine. Perché non leggo le cose che vogliono farmi leggere loro, e perché mi rifiuto di credere ai loro giornali e alle loro spocchiose e ignoranti parodie di intellettuali.
Perché mi ricordo i loro caroselli l’anno scorso, quando Berlusconi si dimise, e mi ricordo quanto mi veniva da vomitare guardando le loro faccette di cazzo esultare al quirinale, e mi ricordo i loro stomachevoli status di Facebook: avevano fatto la rivoluzione di questo cazzo, avevano cacciato il tiranno. Come quando il Gran Consiglio fece fuori Mussolini, con la differenza che stavolta non stava per arrivare Badoglio, ma Pazuzu.
Non ci voleva molto a capire che al governo non sarebbe arrivato Chavez, ma voi esultavate. Esultavate ma nel frattanto trovavate il tempo di insultarmi perché mi rifiutavo allora, come mi rifiuto oggi, di cedere alla vostra logica de sinistra.
Ma non potevo, e non volevo. Perché, vedete, voi non siete di sinistra. Ma proprio per niente.
La politica è una cosa seria ma semplice, e voi siete poco seri; e pure talmente cretini da non capire la semplicità, perché amate sguazzare nel torbido, così che sia meno chiaro che gentaccia siete. Semplicemente, dovete capire che quello che fate, quello che dite, non è di sinistra. Avere Tabacci o Renzi o la Bindi nel vostro partito si può eccome, ma allora siete la Democrazia Cristiana. Ma i tempi sono cambiati, dite: è vero, perché sono peggiorati. Perché grazie a voi e alla vostra complice ignavia, oggi sono rimessi in discussione diritti che trent’anni fa erano dati per certi. Perché almeno la gente trent’anni fa si vendeva al padrone per fare la bella vita, voi vi vendete alla finanza, che manco esiste veramente, per quattro lire, perché oltre tutto siete pure pezzenti. Oggi esultate perché lo spread è sceso e si pagano meno interessi, e nel frattempo la vostra gente butta i soldi dei lavoratori nel cesso della Tav, e mette in galera chi lo contesta.
Però voi, indegne facce di cazzo, vi indignate per i blogger cubani e le spogliarelliste russe.
Su queste cose dovreste riflettere, voi sinistra da tramezzino, e vi spiego perché con l’unico esempio che siete in grado di capire: i soldi. Sta per uscire (stavolta in libreria), il mio libro. Quello che mi converrebbe è scrivere solo ed esclusivamente cose spiritose, portarmi a casa quei cinquemila contatti al giorno sul blog ed esaurire la prima edizione in dieci giorni. Sono soldi: pochi, ma sono soldi. E invece sto qua a dirvi perché e quanto vi disprezzo, sono qui a fare una cosa che non mi conviene economicamente.
Perché questo è fare una cosa di sinistra: non perdere, come dicono gli spiritosi, ma fare e dire quello che va fatto e detto. Mi dispiace, ma finché voi siete quello che siete, potete fare tutti i soldi che volete, potete andare in tv tutte le volte che volete, ma i perdenti siete voi, non io.
Il mio concetto di vittoria non si identifica coi soldi. Perché io sono di sinistra. Voi no.
entro questi confini – non uso “paese” perchè è fuori tempo e fuori luogo – il termine fascista è stato usato sempre troppo o troppo poco, ma comunque sempre a cazzo di cane…
quale libro? Amlo cazzo e dille le cose! se è come Statti attento da me, me lo vengo a comprare direttamente a casa tua!!
in realtà è una ristampa di STATTI ATTENTO. per il nuovo tocca aspettare ancora mpochetto
posso darti un consiglio da beone quale sono? coinvolgi anche Gianfranco Marziano, anche per una prefazione… i vostri stili di narrazione sono unici, ma allo stesso tempo simili, e una collaborazione con GM ti farà apprezzare anche dai tanti “fans” del faraone!
io sono molto amico di gianfranco anche perché non ci rompiamo i coglioni a vicenda. e d’altra parte è vero che i nostri stili si somigliano pur essendo molto differenti, anche perché stiamo sempre a dire le stesse cose.
appunto, illustrate la realtà di fatti quotidiani in una maniera tutta vostra, cruda, schietta, ma allo stesso tempo grottesca e affascinante!
comunque ok. tanto io lo comprerò a prescindere il tuo libro.
Statti attento che ti prelevano e per punizione a codeste parole sovversive ti fanno leggere tutti i giorni “La Repubblica” e poi ti fanno fare anche la relazione scritta…
Che poi a pensarci bene io preferirei essere scuoiato vivo un paio di volte al giorno.
Comunque, è vero che La Repubblica non dovrebbe pubblicare uno come Buttafuoco. E’ vero anche che Buttafuoco è un tipo assurdo (disse di sé d’essere fascista e musulmano). Vero perfino che scrive molte stronzate. Ma le scrive da padreterno: è il Céline de noantri!
appunto
detto la loro prendilo come un complimento……..
caro amlo, mi sei molto simpatico ed apprezzo la tua intelligenza e la tua satira, ma devo farti una piccola critica che peraltro viene da uno di sinistra che non è iscritto ad alcun partito e di suo è molto critico con i partiti che vorrebbero rappresentarci. le rivoluzioni si possono fare anche contro quelli che professano in modo criticabile la nostra matrice “ideologica”, ma sparare sul berlusca ed allo stesso modo su personaggi di “sinistra” mi sembra eccessivo ed infruttuoso perchè la gente intellettualmente impegnata come te dovrebbe far capire che una differenza di fondo esiste.
ti saluto con affetto e scrivi ancora che mi fai scialare!
gigi
Oh innanzitutto grazie per le cose belle che hai detto. e poi forse è il caso che mi chiarisca: io disprezzo berlusconi molto meno di quanto disprezzi di quelli de sinistra, perché berlusconi fa il dovere suo, noi non facciamo il nostro. ergo, facciamo molto più schifo. berlusconi e suoi non ci hanno invaso venendo dallo spazio: sono il risultato di un’italia che in meno di un secolo si è inventata prima Mussolini, poi la Dc, poi Craxi e infine berlusconi. con l’avallo spocchioso e complice di una sinistra sempre pronta a puntualizzare che il problema era un altro, a emarginare quelli che lottavano sul serio, ma in prima fila quando c’è da nominare la melandri a un museo. io tengo pure un’età, questo posso fare e questo faccio: e ti posso assicurare che se dicessi cose diverse le cose mi girerebbero meglio.
Amlo,la penso esattamente come te: e però appena le dico ai miei amici della gauche au saumon, queste stesse cose, loro mi danno della fascistella e io li piglierei a capate in bocca.
e tu menagli direttamente
Amlo tu sei bravo a scrivere, dici tante cose intelligenti, e sono d’accordo con te che chi e’ di sinistra non identifica il successo con i soldi. Pero’io non capisco che c’azzeccano gli insulti. Essere di sinistra non vuol dire disprezzare chi la pensa diversa, bensi’ vuol dire capire perche’ la pensa diversa, e provare a convincerli. In fondo in fondo, forse essere di sinistra vuol dire provare a migliorarlo, ‘sto cazzo di mondo. E per migliorarlo serve convincere chi non la pensa come te ad andare nella giusta direzione. E tu, secondo me, convinci solo chi come me la pensa gia’ come te. Il giorno che ne avrai portato uno in piu’ dalla nostra parte, dico uno solo, allora, e solo allora, avrai avuto successo. Altrimenti ti stai solo a fa’ le pippe. Col dovuto rispetto per le pippe si capisce.
Comunque i tuoi insulti sono molto divertenti, e tu lo sai. Quindi continua cosi’ che un po’ di libri continuerai a venderli, e un po’ di soldi a farne..
caro Piero, io non voglio convincere proprio nessuno, soprattutto quelli che non la pensano come me. quello che mi interessa è sfogarmi e dire quello che voglio, tutto qua; se poi sono pippe, mi va bene, ci mancherebbe. e ci tengo a dirti, visto che sei una persona cortese, che i soldi che faccio sono esattaemnte quelli che sono capace di fare. so che se ne possono fare di più, manon è cazzo per il culo mio, quindi va benissimo così. benissimo. poi certo, un superenalotto ci starebbe bene.
a zoccolè!
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