Pirati a caccia di merda.

La pirateria. Internet e la pirateria. Ci sono la gente che si scaricano i film, i libri e i dischi aggratis e mandano in rovina le povere case editrici e le poverissime case discografiche, e rovinano i Rolling Stones perché invece di comprarsi il disco lo scaricano da sopra ai siti illegali.

Se leggete i giornali, questo è quanto sta succedendo.

E, ovviamente, non è vero. Qualunque ritardato mentale che frequenti la rete sa perfettamente che non è così; è come dire a un fisico che le leggi di Newton funzionano solo se c’è il sole, e quando piove la mela cade verso l’alto. Prendiamo il fatto di ieri: hanno chiuso (con una metodologia finora applicata solo ai casi di terrorismo: terrorismo, badate bene), ai soli utenti italiani, il sito avaxhome, dal quale era possibile scaricare aggratis giornali, riviste, musica. Perché la pirateria è un crimine, come i crociati sanno molto bene. Solo che dare la colpa alla pirateria per il fatto che state andando a capa sotto, cari miei, non regge. E vi informo che a capa sotto ci andrete comunque: anzi, più fate così, più il vostro scapezzo sarà veloce.

Prendiamo il caso della musica o della letteratura: delle recensioni sui giornali, credetemi, non si fida più nessuno. Sono vent’anni che consigliate dischi e libri di merda (che guarda caso, sono pubblicati dal vostro maggior inserzionista), e ormai se uno legge una recensione entusiastica di un cd o di un libro si mette a ridere. La cosa funziona così anche per il cinema: leggo che è uscito questo nuovo cd, questo nuovo film. Me lo scarico, lo assaggio. Siccome non sono un giornalista, capisco in un tempo massimo di tre minuti se sto sentendo leggendo o vedendo una grande cacata, quindi, siccome non ho tempo da buttare e gli hard disk costano, cancello la merda che voi avete consigliato entusiasticamente e che io ho scaricatoi illegalmente. E come me si comporta il novanta per cento dei pirati. Perché, vedete, quelli che comprano i dischi o i libri veri sono persone serie: se sentono o leggono qualcosa di bello lo devono avere. Se sgamano che stanno guardando un film che vale la pena, lo cancellano dal pc e corrono al cinema. Quelli che scaricano e conservano la vostra robaccia sono invece quelli la musica non l’hanno mai comprata e al cinema non ci sono mai andati. E non sono vostri clienti: lo siamo noi, che pretendiamo la qualità, che vogliamo assaggiare il formaggio prima che ce ne tagliate sei chili al prezzo della cocaina; e non perché siamo gente malfidata, ma solo perché, a forza di fidarci di voi, ci siamo beccati un’epatite alla settimana. Perché la verità è che le cose vi vanno male perché producete merda, e la gente non la compra. Fine, stop. Io e i miei amici, se becchiamo un disco buono, ci prendiamo il vinile e pure il cd, perché, anche se sembrate ignorarlo, è così che funziona, da sempre. E se guardo un film piratato che mi piace, può anche darsi che poi non vada a vederlo al cinema, ma poi state sicuri che mi compro il dvd originale appena esce. Vogliamo provare prima perché siete ciucci e falsi: producete roba di qualità scadente e spendete un mare di soldi in pubblicità e recensioni marchettate per cercare di solarci, quando basterebbe fare una sola cosa buona per farvi una barca di soldi. Ma voi, questo, non lo sapete fare. Vi siete strutturati così: prodotto, non importa quale, marea di soldi per lanciare il suddetto prodotto, flop. E siccome siete cretini, la colpa la date ai pirati. Per quanto mi riguarda, di voi non mi fido, e piuttosto che comprami un libro o un disco al buio da voi, i soldi me li vado a bere. Voi e  io ci vedremo quando starete in mezzo a una strada a chiedere la carità.

Più o meno uguale il discorso per i quotidiani: non vi illudete, la gente non vi compra per lo stesso motivo per cui non vi scarica: perché, con le dovute eccezioni, non valete il prezzo. Cioè, io sto alle dieci di mattina su internet.  Ho a disposizione tutte le news del mondo, e SECONDO VOI perdo il mio tempo a a scaricarmi un quotidiano composto per tre quarti da notizie già vecchie dodici ore prima, e per un quarto da pipponi di ex comunisti ormai ricchi che mi fanno la morale? Dico, ma siete scemi? Vi converrebbe regalarli, i giornali, almeno così la gente si abitua a pensare che esistono. E invece fate i preziosi, come una sessantanne rifatta e antipatica in una discoteca piena di ventenni ubriache e toste come delfini: non solo non chiavate, se non con un granny fan, ma fate pure una grande figura di merda.  Che vi devo dire, contenti voi. D’altra parte, se è vera la cosa che mediamente un articolo lo pagate due lire e poi pretendete mensilmente una cifra pari a un buon abbonamento alla pay tv, significa che vi siete fatti i vostri conti. E se li rifate per bene, scoprirete che i vostri conti portano al fallimento in tempi brevi, anche perché prima o poi qualcuno si accorgerà dei soldi pubblici che vi fottete.

E un’ ultima cosa. Per favore, smettetela di chiamarci pirati. I pirati andavano in cerca di oro e pietre preziose, non di merda.



11 Commenti

  1. partendo dal presupposto che non sono un pirata, ma se qualcuno mi vuole mettere dei paletti alla mia libertà, cerco subito di eliminarli.
    Amlo se ti puo interessare, andando su questo sito http://www.invisiblesurfing.com/
    mettendo nell apposito spazio http://www.AVAXHOME.WS riecco il sito e la Mondadori mi affossa sta beata min…a!!!

    • amlo

      grazie. così ci potremo scaricare quello che ci scaricavamo PRIMA: ovvero tutto tranne la roba loro.

  2. Concordo, e poi c’è un’altra cosa. Non è vero che le case discografiche e cinematografiche vanno male e hanno danno dalla pirateria: non hanno mai fatto tanti soldi come adesso. Non vendono musica e film, vendono brand, personaggi, gadget, licenze di marchi e logo, licenze di produzione di vestiti, giocattoli ecc. per miliardi di dollari l’anno. E tutto qaesto anche grazie a internet e alla pirateria che aumenta la diffusione dei loro prodotti in modo virale, in modo da raggiungere ogni angolo del mondo in poco tempo e allargare il mercato per il merchandising successivo in modo esponenziale. Tu vai in India e vedi un ragazzino con la magli dell’Era Glaciale pagata 10 dollari di cui 5 vanno alla casa cinematografica che ha solo firmato un contratto di licenza e non ha mosso un dito…

  3. Fermo restando che è giusto piratare anche quando il prodotto risulta di qualità…chisenefotte…perchè dovrei pagare per qualcosa che posso avere gratis… Gli artisti devono magnare con il loro lavoro live… Eh già, è bello a stare assettati aspettando i proventi delle vendite, mentre chi compra deve faticare 10 ore al giorno per tutta la vita.
    Il progresso tecnologico è buono quando distribuisce il più gratuitamente possibile al popolo, se no che progresso è?

    • ucalcabariseiunidiota

      Allora, fermo restando che è giusto dare dell’idiota ad ucalcabari; bisogna anche precisare che tu sei solamente il peggiore qui dentro! Ma; non ti preoccupare: sei in ottima compagnia!
      I Ragionamenti infantili che fate sulle case discografiche e (sopratutto) sugli editori di libri fanno trasparire una conoscenza superficiale e semplicistica dell’argomento. Come se chi lavorasse in una tipografia o in una redazione navigasse nell’oro.
      Qualcuno di voi caproni ha mai provato a fare due calcoli ipotizzando che un libro (digitale)venga venduto anche solo a 0,90 centesimi? Lo sapete come vengono ripartiti quei soldi? Non lo sapete? Bene,cercate su internet,sapete benissimo come si fà.
      Pero’ dovete farlo,perchè altrimenti devo sentire le solite cazzate oscene del tipo”i libri devono essere gratuiti”
      oppure mi tocca leggere sto’ fenomeno che dice:” perchè dovrei pagare per qualcosa che posso avere gratis?”
      e io ti rispondo:”perchè dovrei fare un prodotto se tu non paghi?” fattelo da te il libro,il cinema o il giornale! Sono sicuro che sarai il migliore! anzi,thebe(a)st!
      Piccola precisazione:i quotidiani non si comprano perchè siamo tra le nazioni dove si legge meno.Punto.Chi legge le notizie solo online non approfondisce un cazzo.Ed infatti tra la gente si percepisce subito questo senso di superficialità. Tutti sanno tutto ma in realtà…non sanno nulla.
      Altra porcata che hai detto:”gli artisti devono magnare con il lavoro live” perchè tu lavori 10 ore al giorno. Ma non è patetico questo?
      Come se un musicista componesse un album cosi, nei ritagli di tempo tra una grattata di palle e una pennica. Questa è la cultura che ti ha dato lo scaricare illegalmente?Sulla questione dei brand e gadgets vari non entro nel merito perchè sono cose che valgono solo per i prodotti piu’ pompati mediaticamente.E che spesso hanno minor qualità..Quindi è un discorso ridicolo che svia solamente dall’argomento pirateria.
      Concludiamo infine con altre due perle:” Il progresso tecnologico è buono quando distribuisce il più gratuitamente possibile al popolo, Il progresso per definizione guarda avanti.A me pare che volendo scaricare gratis tu guardi solo al tuo portafoglio e non a gli interessi della comunità. Sono d’accordo che i prezzi devono scedere (benzina in primis, altro che musica) ma se pensate che togliendo il diritto d’autore renderete il mondo un posto migliore…beh siete da manicomio perchè se davvero’ scrivere articoli o libri diventerà un “hobby” no profit allora,altro che progresso…
      infine..last but not least…”la gente prima scarica poi compra”
      ahahah…
      Cioè tu davvero…ahahah
      Ma se fossimo faccia a faccia,tu mi diresti le stesse cose rimanendo serio? No,non ci credo!
      Non prendiamoci per il culo dai!
      Fai il bravo!

  4. Ottimo articolo. Ovviamente condivido e appoggio in toto.
    Mi è stato segnalato nei commenti del mio post di oggi sulla musica dimmerda, e in 2 righe dico le stesse identiche cose.
    Se vi va di leggerlo vi metto il link, spero non disturbi ;)

    http://www.nerdsrevenge.it/2012/11/30/la-canzone-brutta-del-momento/

    Ciao :D

      • Caro Amleto, ho cercato di comprare il tuo libro “Statti attento da me” ma alla Feltrinelli non lo hanno più e non possono ordinarlo, c’è solo la versione elettronica sui siti che tu indichi ma vogliono sapere pure la variazione cromatica del tuo iride prima di farti cacciare i soldi; allora, ti chiedo se per favore puoi indicarmi dove posso averlo, senza prostituirmi, in formato cartaceo, pagando si intende.