Le primarie del PD in anticipo (giorno due, er dibbattito).

Chiunque vinca, a parte la Puppato, er dibbattito sarà più o meno questo.

Gad Levnev. Ospiti in studi Granfruglio Della Mortillara, Erminio Spallanzasca De Bono, Vecchione Bernardini Rucola, Sangiorgio Asburgo Romanov, Fiammetta Fiorenzuola D’Alatri, Morticia De Bernardiniis, Eruberto Ylenio Romanotti e il prestigioso prof. Ugone Dell’Abatino Della Santa Croce Inchiodata Di Gerusalemme spiegheranno in studio perché comunque era meglio se vinceva quell’altro là, quello che non ha vinto, e comunque tanto adesso devono fare come dice Monti, raus. Simpatico intervallo con l’Orchestra dei Rifugiati Di Palomonte Sparito E Poi Recuperato Grazie Al Contributo Dell’Unesco che allieta i telespettatori con le cinque ore di Die Meistersinger von Nürnberg. Sorprendentemente bassi gli ascolti.

Porro & Telese. Simpaticissimi come sempre, i due affiatati nemici dello shampoo mettono su un teatrino allegro, molto lontano dai soliti paludati dibattiti e, forti della giovane età e della vicinanza al mondo dei ggiovani, discutono come sempre con arguzia e toni smaliziati. Porro si esibirà nella sua vasta gamma di sorrisetti a mezza bocca, dal sarcastico al sardonico giù fino al minaccioso, mentre Telese intervisterà, dando prova di grande democrazia, tutti gli iscritti e i simpatizzanti di Casa Pound d’Italia. Collegamento via satellite con due simpatizzanti di Casa Pound che si trovano in Australia a far visita a due zii che non vedevano da tanto tempo.

Omnibus. Ospiti in studio Rondolino, Velardi e Adinolfi che spiegano al mondo che l’importante, nella vita, è la lealtà.

Vespa. La terza camera dello stato offre un parterre al gran completo: Renzi, Tabacci, Bersani, Puppato, Vendola, Civati, Bindi, Franceschini, Violante e Veltroni. Durissime proteste dell’Usigrai che si lamenta che insomma, almeno UNO di sinistra Vespa lo poteva pure invitare.

Tg3. Novantasei interessantissimi minuti con Mannoni e la Berlinguer che ascoltano D’Alema affermare che l’importante è che, comunque siano andate le cose, veda, l’importante è che io faccia il ministro.

TgLa7. Nessuno meglio del caustico Mentana sa come rendere frizzante un dibattito altrimenti noioso. Con i sagaci interventi di Paolo Mieli, la simpatia devastante di Ferruccio De Bortoli, l’allegria contagiosa di Federico Rampini in collegamento dall’India, gli States e da Pechino e le effervescenti e sintetiche conclusioni di Eugenio Scalfari in diretta, anche stavolta il vulcanico Mentana saprà arrivare al cuore dei telespettatori. E ai loro coglioni.

Studio Aperto. In collegamento da Novara, la nostra Silvia Vada che è andata a intervistare il primo pupazzo di neve della stagione.



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