Le dieci grandi astuzie furbe di Renzi.

1) La camicia bianca. Giustamente, il bianco ispira purezza e le maniche arravogliate fanno uomo che non cià tempo da perdere, ma in compenso lui, così superiore a noi, è molto democratico, che se gli va ci stringe pure la mano che tanto poi Gori gliela pulizza.

2) I capelli di Biggimms. Stanno a significare che esso è un uomo ordinato e dentro ai capelli non ci fa crescere le civiltà di chiattilli come a noi merde.

3) Il giuramento di fedeltà al partito. Vieni in barca con me, Fredo, che andiamo a pigliare due moscardini che poi stasera ce li facciamo affogati, stai in mano all’arte.

4) La giovinezza. Come si ben sa, essa è primavera di bellezza, poiché, come a tutti è noto, Hitler andò al potere ben prima dei cinquant’anni e tanto bene fece.

5) Lo spin doctor. Un altro fatto uomo da Berlusconi che scende in politica contro Berlusconi, la prova provata che non è importante ammazzare il padre, ma anche irriderne il cadavere.

6) Le teorie economiche. Non ho capito bene, ma se Ichino si è dichiarato favorevole, il bagno di sangue dei lavoratori che ne seguirà libererà parecchi posti di lavoro.

7) Le primarie. Sarà comunque il grande vincitore dell’astrusa competizione, avendo contribuito con successo a  trasformarle in un simpatico quanto risibile ambaradan.

8 ) L’appeal. Il simpaticissimo look da capoclasse vecchio (anche detto informatore della Digos giovane), ne fa l’idolo di vecchie psicopatiche e giovani diversamente laureati.

9) La dieta. Il giovane sindaco è dimagrito millemila chili, per farvi capire che chi riesce a perdere peso può tranquillamente guidare una nazione, non come voi merde che fate il semestrale in palestra e poi nciannate.

10) La cultura. Esso si è recato alla Ruota della Fortuna con Mike Bongiorno e ivi ha vinto del danaro, e questo nel PD già è il massimo daa curtura, anche se la prova provata della sua superiorità intellettuale è il fatto che Renzi sa chi è Pippo Civati, a differenza del resto del mondo.