Io non perdo nessun cazzo di diritto.
Io non perdo nessun cazzo di diritto se non vado a votare. Io non perdo nessun cazzo di diritto se faccio come mi pare e piace. Se, pesati i pro e i contro, decido che la gente che si candida non mi sta bene. Io non perdo nessun cazzo di diritto se decido di non guardare i vostri programmi tv, di non comprare i vostri giornali e i vostri libri e i vostri dischi. Se vi vedo arrampicarvi sugli specchi per difendere i vostri finanziamentucoli, le vostre sovvenzionucce, se vi vedo fare errori da matita blu sui vostri sitarelli che rincorrono i click a forza di adorabili gattini.
Io non perdo nessun cazzo di diritto se decido di combattere la mia personale battaglia politica con altri mezzi e con altre armi che non siano le vostre; perché pretendete che ci schieriamo in campo aperto contro forze preponderanti e meglio armate. Io non perdo nessun cazzo di diritto se non venite a levarmelo a bastonate, e anche allora la cosa si dovrà vedere. Se decido di informarmi e fare informazione in modo diverso, che non sia deciso dai vostri sponsor e dai vostri padroni. Io non perdo nessun cazzo di diritto perché l’ha deciso un assessore o un ministrucolo; potete decidere di farmi pagare anche l’aria che respiro, ma il diritto di respirare non me lo potete levare.
Io non perdo nessun cazzo di diritto perché me lo dice qualcuno da un qualche pulpito, perché per quanto mi riguarda stare su un pulpito ti rende solo un bersaglio migliore per sputazze e cuppetielli. Io non perdo nessun cazzo di diritto perché queste sono le regole: non è vero che sono le regole, e se hai deciso che sono queste, allora vediamo se sei capace a impormele. Perché, a differenza vostra, io tutte le mattine mi sveglio col carico delle cazzate che ho fatto sulle spalle, e, a differenza vostra, io so di averle fatte, e me le porto dietro quando mi guardo allo specchio e decido in piena coscienza cosa devo e voglio fare.
Io non perdo nessun cazzo di diritto se mi chiudo occhi e orecchie di fronte alle vostre polaroid truccate e i vostri file video fasulli e scelgo invece di guardare la realtà com’è, tutti i santi giorni.
Io, noi, non perdiamo nessun cazzo di diritto, semmai la nostra etica se ne inventa e ne acquisisce di nuovi ogni giorno.
Noi non perdiamo nessun diritto, semplicemente perché noi non li possiamo perdere, a differenza di chi cerca di toglierli a noi.
Tirate fuori i coglioni, venite a levarceli.
Urca Amleto, che lucidita’! Grazie!
Non capisco tutta questa rabbia e per giunta così urlata; e chi mai dice che chi non vota perde un diritto! Semplicemente esercita il suo diritto di non votare. Anche questo è il bello della democrazia: rispettare e difendere più che me stesso il tuo diritto di non votare.
se vieni sulla mia bacheca facebook, troverai una sincera democratica che i accusa, perché non vado a votare, di FAVORIRE LA CAMORRA. e ho appena cancellato due commenti di un idiota che mi accusa, NON ANDANDO A VOTARE, di sputare sul sangue dei partigiani. adesso capisci, sì?
e vi ricordo che questo è il MIO blog. non è finazniato con soldi pubblic, è casa mia, la pago IO, e certo non vi permetto di venire qui a insultare. visto che siete democratici, se mi volete insultare, andate lla RAI, pagata coi soldi PUBBLICI, e chiedete di poter esprimere le vostre opinioni. vi cacceranno a calci in culo, perché lì, se non vi trombate i politici che avete votato democraticamente, NON VI FANNO ENTRARE.
Accuse che non definisco orrende soltanto perché totalmente ridicole, anche se riconosco che a subirle possano girare i coglioni.
Detto questo, quale delle due sosterrebbe che non votando perdi un diritto? Perché a me sembra nessuna delle due…
Ciao Luigi, la democrazia non difende il diritto al non voto, altrimenti non esisterebbe. Tant’è che ci insegnano, mai come nel caso del voto, che votare è sì un diritto ma, attenzione, anche un dovere. Un dovere perchè chi governa, quindi chi prende decisioni per me, deve essere legittimato e c’è solo un modo per legittimarlo: si chiama voto. Chi non vota, consapevolmente o meno, manda un messaggio e dice “Io non ci sto” oppure “Io non ti legittimo”. Se la maggior parte delle persone, il 70 %, per assurdo, all’improvviso non votasse scenderebbe in strada l’esercito, altro che difesa al diritto del non voto. Il voto serve, perciò è un dovere, altrimenti sarebbe solo un diritto. A molti sembreranno questioni di lana caprina ma è roba che ha un certo peso. Alla fine ci sono tanti modi per prenderseli i diritti o per difenderli, solo che noi continuiamo a pensare che la strada sia unica ed obbligatoria. Se facessimo pressione politica e sociale nelle piazze, con lotte serie anche sui posti di lavoro, qualunque essi siano, a prescindere dalla questione “ho votato-non ho votato” i diritti nascerebbero, come per incanto, per il solo fatto che qualcun* ai piani alti capisce che non si può tirare la corda. Il vero problema è che noi affidiamo frustrazioni, miserie e povertà all’urna elettorale, e poi, quotidianamente, dimentichiamo di lavorare per i famosi diritti (sennò come si spiega che -dopo la gente morta per lo statuto dei lavoratori- tanti giovani e vecchi si cagano sotto, accettano la schiavitù, ed hanno contribuito a tornare indietro di qualche decennio, o peggio, come si spiega la gente che si prostituisce mentalmente ed ingoia tutto pur di andare avanti un altro po’). Ecco, molti di quelli che non votano non è che se ne fottano, è che fanno le cose in un altro modo e sono convinta che se più persone attivamente lottassero per la propria libertà quotidiana, tutta questa melma neanche ci sarebbe. Ma la libertà fa paura, checchè se ne dica, la maggior parte si caga sotto di essere libero/a. Essere liberi significa anche campare bene nonostante ti pigli le mazzate sulla schiena per non esserti piegato alle volontà altrui, per intenderci, chi non si prostituisce mentalmente è più facile che non progredisca o faccia una “vita agra”, ma lo accetta e tira avanti, molte persone non sopporterebbero le conseguenze dei loro gesti liberi e preferiscono rendersi passivamente complici o disinteressarsi. L’urlo di Amlo è il mio perchè proprio all’indomani delle elezioni molte persone mi hanno fatto la ramanzina sul voto, quando io non ho detto loro nulla, nè sul voto nè sul chi votare, a questo punto il prossimo che becco a scegliere solo per non essere disturbato o perchè si caga sotto di fare la cosa che ritiene giusta, comincio anche io a fare la ramanzina ricordando che se si lascia comprare poi non si lamentasse che la vita in Italia fa tanto schifo e che solo le capre vanno avanti.. Spero di non aver espresso le mie opinioni con aggressività, era solo convinzione
…stima affetto incondizionato a vita! (tra frati cucini si puote fare!)
Di diritti ne abbiamo persi troppi a causa di 20 anni di mal governo che -dopo Tangentopoli- ci ha ridotti sul lastrico e poi non mi venissero a dire che la Germania non ci ha salvati dalla bancarotta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Avremmo fatto la fine dell’Argentina se non fossimo stati in Europa…e vogliamo parlare di riforme e riformine sul mercato del lavoro?!lasciamo perdere!
Cordiali Saluti.
G.Salerno
Caro Amlo, no, non perdi nessun diritto se non vai a votare (sempre se veramente non vai a votare: sai quanti ne so che dicono “fanno tutti schifo, sono tutti una monnezza” e fino a 12 ore prima del voto sono assolutamente convinti del fatto che andare a votare sia inutile? Poi li trovo che se ne vanno con aria mogia dal seggio mentre sto arrivando io, quando poi gli dico: “ma tu non dovevi non votare?”, loro mi fanno: “sì, ma poi ho capito che non è che serve a gran che” e mi spiegano che alla fine hanno votato Berlusconi, perché la Sinistra pure le sue schifezze le ha fatte, però poi fa ipocritamente la questione morale agli altri, almeno col Cavaliere, che non è ipocrita, so a cosa vado incontro). Il punto è che la tua, la Vostra, battaglia va irrimediabilmente a puttane non appena va a votare uno stronzetto qualsiasi che si è fatto dare 50 euro per andare a votare un Cesaro o un Crisafulli, perché ogni voto espresso rende insignificante il voto non espresso.
Riconosco, però, il fatto, e questo di certo lo sai anche tu e ne godi come gode il marito che per non dare sfizio alla moglie si taglia il cazzo, a me che invece vado a votare liberamente, la tua, la vostra, scelta di astensione permette allo stronzetto prezzolato di mettermelo in culo due volte perché, in percentuale, il valore del suo voto raddoppia.
Però tu non perdi nessun diritto. La domanda è: ora che te ne fai?
il bello dei diritti è che non li puoi trattare come i soldi. non ti ci puoi comprare un cazzo, ma sapere che i tuoi te li sei difesi ti fa stare un pochino meglio.
eh… mi capitava pure a me dieci anni fa di subire questo tipo di accuse-discussioni…
le discussioni mi piacciono, dalle accuse ci si difende. i cafoni non siamo obbligati a tollerarli.