In difesa della Mondadori Editore e dell’editore Berlusconi.
Leggo con piacere che l’ingegner Carlo De Benedetti ha dato alle stampe un nuovo, imperdibile libro. Per i tipi di Einaudi, di proprietà, come tutti sapete, dell’illetterato Silvio Berlusconi. E mi pare che sia sempre lui, che come sapete con Berlusconi è in causa, l’autore di questo libro qua (se sbaglio correggetemi), in coppia col suo dipendente capelluto, quel Rampini che fa capolino in tutte le trasmissioni de sinistra. Ora, capitemi, io mi trovo nello stesso imbarazzo di quando amiche sposate ma economicamente indipendenti si lamentano che il marito le maltratta, le cornifica, le umilia. Tu stai lì a sentirle per un po’, finché non ti rompi i coglioni e dici scusa ma perché non lo lasci? E loro ti guardano con quell’aria bovina e ti fanno no, allora tu non capisci.
E tu, come Peppino con Totò, non capisci perché, se il locale è triste, stai sempre là.
Io lo so che questa cosa la ripeto sempre, ma siccome non capite, ve la dico ancora. Con Mondadori, la casa del signore del Bunga Bunga, corruttore di minorenni e dei costumi della nostra patria, pubblicano, tra gli altri: Ivan Scalfarotto, Lucia Annunziata, Fausto Bertinotti, Andrea Camilleri, Vincenzo Cerami, Luisella Costamagna, Massimo D’Alema, Concita De Gregorio, Erri De Luca, Marco Follini, Riccardo Illy, La Sora Cesira, Enrico Letta, Daniele Luttazzi, Michael Moore, Lidia Ravera, Roberto Saviano, Eugenio Scalfari, Vittorio Zucconi.
Per Einaudi, invece, che se non mi sbaglio è sempre del turpe inventore della tv commerciale, scrivono, tra gli altri: Luciana Littizzetto, Fabio Fazio, Ascanio Celestini, Vinicio Capossela ecc ecc.
Ora, mi dispiace ma i conti non tornano. Passi per gli esponenti del PD, che vabbe’ so’ del PD so’ scusati a prescindere, passi per gli intellettuali de sinistra che li conosciamo per la loro coerenza, soprattutto quando si parla di soldi, ma: se il proprietario, il fondatore e molte firme di Repubblica pubblicano per Mondadori un cazzo di motivo ci sarà, o no? Soprattutto se pensate che il gruppo editoriale l’Espresso raggiunge tutte le edicole del Regno, oltre che con Repubblica e L’Espresso, anche con VENTI quotidiani locali e SEI riviste. E che per di più, mentre vi scrivo, ha in corso le seguenti iniziative editoriali: l’opera completa dei Beatles, il libro The Beatles Revolution, il dvd del film Diaz, le storie brevi di Tex, i 22(!) volumi della collana L’età moderna e contemporanea diretta da Umberto Eco, il dvd de Il risveglio del fiume segreto, i 16 dvd sulla psicologia, la collana Short stories, in libro, ebook e audiolibro, e, dulcis in fundo, ben 30 (TRENTA) volumi di Zagor.
Ora, da poverommo quale sono, mi chiedo: perché De Benedetti, Scalfari, Rampini, De Gregorio, Saviano e Zucconi non pubblicano i loro libri per la loro casa editrice e preferiscono invece affidarsi al loro più temibile avversario, l’incolto, il corruttore e il corrotto, il nano, l’editore di Fede e Sallusti?
Delle due l’una: o la loro casa editrice fa cacare, e non è così, oppure l’infingardo nanetto è davvero un ottimo editore, che non censura i suoi autori (evidentemente non quelli che quotidianamente lo criticano e lo avversano), e paga bene e puntualmente.
Come la mettiamo?
ih che considerazioni di fuocahhh!
e casarini, il caro casarini, te lo sei dimenticato…
il problema, ripeto, non è mondadori. sono questi che poi criticano il loro editore
Dinamiche complesse e oscure… non semplicemente spinte da un interesse economico ma di POTERE. De Benedetti e Berlusconi assoluti protagonisti del potere economico e politico (chi da una parte e chi dall’altra per il raggiungimento dell’unico obbiettivo finale), responsabili delle diffusioni di idee, in/disin – formazione . L’interrogativo che poni è troppo complesso. Come sempre l’assente ingiustificata è la coerenza (e forse la libertà) Liti tra fidanzatini di lunga data che si sono scontrati, inseguiti, lasciati e reincontrati. (fiat/cir/olivetti/banco ambrosiano/ repubblica-espresso/panorama-mondadori). Concetti troppo aulici per me.
Ma per favore… Berlusconi ha il quasi monopolio delle edizioni e della distribuzione in libreria, ergo se hai da pubblicare un libro o lo fai con lui o ti attacchi. Secondo, lui non censura una fava e asseconda il suo mito sia in positivo che in negativo, basta che gli entrano soldi. Terzo, è vero che l’ingegnere e il cavaliere sono le due facce della stessa arroganza capitalista, ma l’ingegnere mostra un po’ più di distacco e stile, e meno velleità criminal-cafarde. Ti pare che avrebbe mai allegato il suo libro alla repubblica? E a quale titolo? In quale collana? Con quale pretesto? In quale serie? “Vita e opere degli ingegneri che hanno gestito l’olivetti”?
La libreria e l’edicola sono due canali differenti di distribuzione, un po’ come la tv e la radio. Simili ma differenti. Le tue conclusioni sono pretestuose e inconsistenti. Confondi berlusconi imprenditore(abilissimo) col berlusconi odioso e inconcludente che ha devastato moralmente questo paese. Sei come quei poveracci ignoranti e in buona fede che l’hanno votato per anni credendo che un simile capo d’impresa non avrebbe fatto che bene all’italia.
Innanzitutto la buona educazione. se vuoi usare certi toni devi mettere la faccia tua, e non un nick. e, onestamente, ad essere pretestuoso sei tu, caro anonimo, che fingi di non sapere che in edicola si vendono -eccome- i libri, e che per pubblicarli non è obbligatoria UNA COLLANA. altro che tv e radio. e sostanzialmente non hai capito un benamato cazzo di quello che ho detto. il tuo commento lo pubblico lo stesso, e non approfitto del fatto che sono il moderatore per insultarti, ma ti informo che è inutile che ti scapicolli a rispondere, se intendi usare ancora anonimato e toni da cafone.
ih che amlo di fuocahhhh! ih che padrone di casa di fuocaaahhh! ih che webmastèrrr.
hahahahah… troppo divertente…. hahaha sei troppo forte….hahahahah che battutone….hahahahaha.
Vorresti dirmi che se Carlo De Benedetti pubblicasse con un’altra qualsiasi casa editrice non lo leggerebbe nessuno?? hahahaha troppo divertente.
Quindi, se ho capito bene, tu dici che non ha nessuna importanza cosa o come scrivi, ma semplicemente chi ti pubblica?????
In effetti una disamina dei problemi della politica italiana, e delle possibili svolte non è una facile lettura.
Poi c’è Berlusconi, grandissimo imprenditore, che non poteva lasciarsi sfuggire una perla come questa in una delle sue tante (monopolio) case editrici. Poi c’è anche da dire che Berlusconi NON HA MAI CENSURATO NESSUNO vero??? http://www.letteratour.it/primopiano/08_einaudi_censura_saramago.asp
E che ne pensi di Berlusconi padre, Berlusconi marito, Berlusconi gigolò o Berlusconi cabarettista????
dico che evidentemente non censura LORO. oppure che, SEMPRE LORO, se ne fottono di chi sia Berlusconi quando pubblica LORO. Berlusconi fa il mestiere suo, vorrei solo che fosse chiaro che mestiere fanno LORO.