Zingaretti rulez!

Dopo i settantadue minuti di risate seguiti alla proposta di candidare la Melandri alla Regione, il PD ha deciso di candidare Zingaretti, il che apre tutta una nuova serie di scenari politici. Vediamo quali:

Campidoglio. Avendo già Zingaretti conquistato la Regione, nel Pd romano circolano varie voci; la candidatura più accreditata resta sempre quella di Incitatus XXXIII, diretto discendente del cavallo di Caligola, che però si è dichiarato contrario alla fucilazione dei gay, facendo irritare l’ala liberal del PD.

Provincia di Roma. Avendo già Zingaretti conquistato la Regione, il Pd romano è in grave crisi: pare infatti che tutti i candidati a concorrere per la poltrona di palazzo Valentini siano di sinistra, cosa che farebbe incazzare a morte l’ala liberal del PD.

Acea. Avendo già Zingaretti conquistato la Regione, il Pd romano sta per calare uno dei famosi jolly politici, lasciandosi tentare dalla candidatura di Mario Adinolfi, il simpatico pokerista di destra, che però ha due grandi difetti: non è del Pd ( e questa cosa piace molto all’ala liberal del Pd), e si è già giocato due centrali elettriche a teresina.

A.S. Roma.Avendo già Zingaretti conquistato la Regione, ma essendo stato esonerato Zeman, il Pd pensa di calare l’asso. Mettere Rutelli sulla panchina giallorossa (la cosa piace molto all’ala liberal del Pd, in quanto Rutelli è laziale), ma non mandarcelo mai. La squadra trarrà tecniche e incitamenti da poster 6×6 opportunamente installati a Trigoria e raffiguranti uno Zingaretti benaugurante.

Arcigay. Avendo già Zingaretti conquistato la Regione, l’ala liberal del Pd, in base al principio di libertà che la contraddistingue, decide di non porre alcun veto ai candidati nel consiglio dell’associazione degli omosessuali, purché, beninteso, non siano ricchioni, che a tutto c’è un limite.

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