In difesa di Matteo Renzi.
Io a Matteo Renzi non lo sopporto. Non sopporto a lui, non sopporto il suo tremendo accento fiorentino (che se lo usiamo noi napoletani, il nostro accento, siamo cafoni, se lo usa lui fa figo), non sopporto il suo modo di sedersi, di stare in piedi, di camminare, di guardare. Non sopporto la sua stucchevole campagna per le primarie copiata un po’ da Prodi, un po’ da Nixon e molto da Peter Florrick. Non sopporto il suo campaign manager, il brillante Gori. Trovo abominevole il suo cambio di look, naturale come un costume di carnevale a carnevale, e i suoi sostenitori, beh, mi sfastidia anche la sola idea che esistano. Non sopporto il suo parlare all’Italia di destra, a quell’elettorato retrivo e parafascista che voterebbe la qualunque, ma non per soldi (non avete capito un cazzo degli italiani se pensate che facciano le cose per soldi: le fanno per levarli agli altri, i soldi, anche a costo della propria rovina personale) , per semplice solidarietà col più furbo o il più bastardo der bigoncio. Trovo vacuo, retorico e francamente irritante il suo cianciare di giovani, come se la gioventù fosse un valore in sé (nel qual caso vi informo che c’è una bella infornata di giovani La Russa, Alemanno e Berlusconi lì pronti a saziare il vostro desiderio di sangue fresco), questo tremendo giovanilismo stupido e infondato almeno quanto quello che dicono quelle babbee che urlano: ci vorrebbe una donna!, e poi vi trovate la Gelmini ministro e la Polverini governatore. Non mi piacciono le sue idee sul futuro del paese, anche se francamente non le ho capite, perché quando Matteo Renzi parla io cado in una specie di trance da già sentito, da rottura di coglioni a uso Domenica in anni ottanta nel pomeriggio post prandiale.
Insomma, a me Matteo Renzi mi sta sul cazzo.
E però devo ammettere che, se mi guardo intorno, mi rendo conto che ben poco dello sfacelo che vedo intorno a me è opera sua. Anzi. Vedo con piacere che i media de sinistra gli stanno facendo la guerra. Anzi, una delle loro guerre sottili come piazza San Marco, silenziose come una parata di bersaglieri ubriachi: una guera. All’inizio era sottile, lo si sfotteva rovesciando, esattamente con la stessa stupidità delle sue argomentazioni, la frittata: è troppo giovane, non ha esperienza, pensi a fare il sindaco se ne è capace. Adesso cominciano a scoprire le carte. Ora, mi farebbe piacere convertirmi a un dio qualunque solo per pregarlo di fulminarmi se ascolterò o leggerò mai i media o le dichiarazioni che gli avversari di Renzi fanno attraverso essi.
Però, io so. Sono un perdente, ma non vuol dire che sia fesso. Lo so.
Lo so perché fanno così, qualsiasi cosa stiano facendo; ne percepisco la violenza, l’ottuso accanimento. E so da che parte viene, destra o sinistra che sia. Viene da persone che della sciagura ridicola del nostro paese sono molto, ma molto, ma molto più responsabili di Renzi. Che siate politici, giornalisti o pugnettari, mi accorgo che avete paura che questo arrivi e vi faccia il culo. Non che cambi il paese (dubito che Renzi sia in grado di farlo, se non a colpi di Subbuteo), ma che al vostro posto, e quello dei vostri amici, metta gli amici suoi. Il bello di noi losers è che il fallimento lo conosciamo, ci sguazziamo, e riconosciamo negli altri la paura di perdere, quel tanfo leggero ma acre, come una pubertà adolescenziale. Esattamente quello che sento addosso a voi. Perché Matteo Renzi io proprio non lo sopporto, ma a voi, a voi, beh, una pallida idea di quello che vi farei ve la potete pure fare.
E alla fine, non è che Renzi mi sia più simpatico. Diciamo che ho nei vostri riguardi l’atteggiamento che riservo al derby della madunina: chiunque vinca mi dispiace, chiunque perda sono contento, ma se volete farmi felice dovete buttare Inter e Milan in serie C.
E lasciarceli a vita.
concordo
cmq è vero, l’accento napoletano è cafone e quello fiorentino è figo!!
(e io son mezzo napoletano
il problema dell’accento fiorentino è che fa sembrare frocio pure ron jeremy
è un problema relativo. perchè i fiorentini son tutti bu’aioli di per sè.
È un peccato, perchè è un bell’articolo e io da Interista sfigato (sfigato, non sfegatato) che per 20 anni (dall’89 al 2009) sono stato vessato da chiunque in fatto di calcio e ho imparato a capire anche meglio di te cosa sia un vero perdente, cosa sia uno sfigato, cosa sia uno che in una città come Milano dove Loro vincevano e Noi perdevamo, Loro ci pigliavano per il culo e Noi subivamo zitti, uno come me -dicevo- non ha che da condividere a pieno tutto quello che hai scritto.
Poi ti sei lasciato andare sul banalissimo classico calcistico per il quale io potrei parimenti evocare sua santità il Vesuvio per trovare un po’ di amore nei confronti di voialtri che vivete lì alle sue pendici.
E stavo anche per condividere l’articolo, perchè è bello, ripeto.
MA questo scadere in uno stupido campanilismo calcistico… beh, no, non me lo ha fatto fare: perchè tutti gli altri che lo leggeranno, lo filtreranno -come sto facendo io ora- e riporteranno biecamente il discorso -come sto facendo io ora- sullo squallido tema del “siamo più forti noi”, “andate in serie C voi”, “juvedimerdaladrimoritetuttiquanti” e via discorrendo perdendo invece tutto il senso che ha il resto.
E pensare che a me del calcio poi non mene frega nemmeno nulla.
scusa se cambio la mia risposta, ma francamente non posso essere diplomatico, non ce la faccio. veniamo a noi. io faccio tutto un discorso su renzi e chi lo contrasta, e tu parli di pallone. prima per dire che la gente scambierà una metafora per la sostanza (cosa che finora, tra migliaia di persone hai fatto solo TU, però). poi per dire che al mio desiderio che degli avversari calcistici passino a giocare in una serie inferiore potresti contrapporre il TUO desiderio di una catastrofe naturale che rada al suolo città e bruci vive delle persone. Questo, scusami, non è nemmeno da psicopatici, è da psicopatici fessi.
Secondo me a questo gli abbruciava il mazzo che hai augurato all’Inter di andare in serie C e ha pensato di escogitare uno “stratagemma intellettuale” per poter augurare al Vesuvio di eruttare per far compiere il destino di quelle carogne dei Napoletani, cioè quello di venire carbonizzati dal Vesuvio. Non può che essere un tifoso fesso, perchè solo un tifoso fesso puó reagire all’augurio di una squadra in C con l’augurio di un’eruzione distruttiva che rada al suolo un’intera città. Ma tanto sono Napoletani. . . .
secondo me invece è un genio dell’ironia ed il suo commento è un capolavoro; il post di Amlo mi piace molto, ma il commento del tizio è geniale a partire dall’avatar
se vabbe’
Goditi questa pregnante riflessione de sinistra: http://www.orticalab.it/Berlusconi-Alien
Amlo, hai dimenticato (ed è grave colpa) di augurare la serie C alla Juventus.
hahahahhaha no quello è a prescindere che c’entra