Amo vinto.

Amo vinto. Abbiamo battuto i tremendi tedeschi. I cattivoni che arrivano con l’elmetto dee sturmtruppen a pijasse ‘e caciotte nostre. Mortacci loro.

E’ per questo genere di atteggiamento che mi auguravo che l’Italia perdesse. Non per snobismo; io non me lo posso permettere. Solo per non essere urtato dalle interviste di Abete, di Petrucci e di tutto quelli che dicono che sul campo lo spread lo dettiamo noi. Cazzo, complimenti, chi ve li scrive i testi, Crozza? Per non sentire commentare le gesta dei nostri due Supermarios in perfetto stile Minculpop. Mentre da un lato il Mario politico faceva la voce grossa e faceva tremare la culona inchiavabile, sul campo la nostra foglia di fico nera spezzava le reni ai tedeschi. Perbacco, che paese siamo! Fantasiosi, diamo il meglio di noi quando partiamo sfavoriti, ma poi gettiamo cuore e stampella oltre l’ostacolo e vinciamo. Amo vinto, mortacci vostra.

Abbiamo battuto quelle merde teutoniche che si rifiutano di pagare li debbiti nostra. Sti stronzi, aho’. Nun ce volete paga’ er resort, er finanziamento a li partiti, a li giornali, ar cinnema? E noi ve battemo ar pallone, ‘tacci vostra.

Perché, si sa, i tedeschi so’ nazzisti. E razzisti. Mica ce l’avevamo noi, al governo, la gente che saltava e incitava il Vesuvio e l’Etna a fare una strage. Ce l’avevano loro. E loro, a li turchi, li mannavano a lavora’ come negri, no come come noi che i negri ce li coccoliamo, se so miliardari e di bell’aspetto, senno’ raus a fa i pomodori.

Ma noi l’avemo battuti ar pallone. Semo forti. Metaforicamente, l’avemo battuti pure naa vita.

E infatti loro da domani se ne tornano mogi mogi, con la coda tra le gambe, a lavorare in fabbriche che non chiuderanno e dove, tristi e sconsolati paa sconfitta der pallone, continueranno a guadagnare più de noi. In città con piste ciclabili, trasporti che funzionano, dove non c’è il numero chiuso per i certificati anagrafici (tutto vero). Sconfitti, a testa bassa, se ne tornano tra le braccia della Merkel, ‘a bruttona, e noi, i vincitori, a goderci Alfano e Bersani e Casini, e il nuovo che avanza facendo battute tipo Fassina non è la moglie di Fassino. Loro torneranno a leggere sui loro giornalacci quello che ha da dire Enzensberger, noi ci godremo le sapide analisi dei nostri intellettuali, tipo Benigni che, a sorpresa, citerà Dante.

Che culo che abbiamo aho’. AMO VINTOOOOOOOOOOOOOO!



4 Commenti

  1. Infatti è stato avvilente che nessun dirigente della Figc o del Coni abbia detto “questo è sport e non ha nulla a che fare con la politica e con lo spread”, come secondo me, sarebbe stato giusto.

  2. NM

    Ma quello Petruccio e Abeto si magnano le emozioni, per questo parlano così.

  3. Amlo, a te la Bibbia ti fa una pippa!
    A proposito del nuovo che avanza, il nano di Arcore si ricandida…