Tra il sette e il nove.
Si era riaperta da pochi giorni la federazione dell’urbe e i nuovi fascisti cominciavano a circolare per la città chiusi in certe tute azzurre a chiusura lampo, assetati di vendetta e ansiosi di rifarsi della paura che avevano avuto il 25 luglio. Questi nuovi fascisti erano venuti fuori dal peggior elemento del vecchio fascismo. Pregiudicati, ex borseggiatori, abigeatari recidivi, tipi equivoci che lo stesso fascismo aveva tenuto da parte, costituivano la guardia armata di Palazzo Braschi. La città viveva sotto l’incubo di queste bande che svaligiavano le case, arrestavano le persone e le trasportavano nei lugubri stanzoni di Palazzo Braschi.
Questo era Ercole Patti, e questo era il suo otto settembre. Il fatto stesso che oggi si discuta ancora di fascismo significa solo una cosa: che stiamo messi peggio di allora. Molto peggio. Il problema è che vi piace oggi anche più di quanto vi piaceva allora. Buon divertimento, scemi.
clap clap
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Eh buon divertimento `o cazz, come se tu abitassi su un altro pianeta. A parte questo, e` tutto molto bello
Oggi però non si vive sotto l’incubo che queste bande svaligino le case, arrestino le persone e le trasportino nei lugubri stanzoni di Palazzo Braschi. Almeno finora.
sì, però sono troppi quelli che vogliono darci a bere che i ragazzi di Salò difendevano soltanto l’onore della patria. Mi permetto di aggiungere un’altra citazione:
Certi tipi di bravi che girano per Milano sono goyeschi. Quando fa giorno li vedi reduci dal loro “servizio”, salire sui tram e passare tra la gente col berrettaccio basco o col fez nero spiaccicato sulla nuca, il fucile mitragliatore imbracciato, il pistolone alla cintura, pugnale nell’ombelico: ultima degenerazione di una per tanto tempo idealizzata illegalità. Vedi espressioni tra di falco e di cane, fronti alte un dito sotto gonfie capigliature crespe, nasi affilati e arcuati in facce smorte e fosche, inquieti occhi asimmetrici. Sono questi sgherri che dovrebbero insegnare agli Italiani le civiche virtù.
Andrea Damiano, Rosso e grigio
Dm, prova ad avere la pelle non bianca e vivere in Italia. Oppure prova a non essere eterosessuale e vivere in Italia. Oppure prova a essere zingaro e vivere in Italia. Oppure prova a essere la mamma di uno dei rossi accoltellati a morte da qualche neofascista di ritorno e vivere in Italia. Ma prova anche solo a non avere la cadenza della regione dove sei e a vivere in Italia.
Sono d’accordo con Anelli, non saremo in una dittatura violenta e conclamata, ma le discriminazioni ci sono ancora. Ci sono migliaia di italiani bianchi che ogni giorno considerano inferiori le donne, per quanto siano italiane bianche, quindi non credo ci mettano niente a disprezzare chi è di un altro colore.