Primo maggio, che coraggio.
Voi sapete che io sono sinceramente appassionato di musica, perciò sapete anche cosa penso del concerto del primo maggio. Resto dunque gradevolmente sorpreso nello scoprire che agli artisti (questa è bella, mi fa sempre ridere) è stata fatta firmare una liberatoria perché si impegnassero a non parlare dei referendum. Ora, la frase che gira è esattamente questa, che gli è stata fatta firmare una liberatoria. Loro non volevano, ma sono stati obbligati, si suppone; chissà, forse due cazzottoni nel fegato, o qualcuna delle torture tanto care ai dipendenti di Mr.Obama in quel di Guantanamo. Che poi a me mi piange il cuore, vederli obbligati a firmare, come dei precari qualsiasi che firmano una busta paga che non prenderanno mai. Per fortuna, i rivoluzionari del rock italiano poi sono andati a pittimiare da Repubblica dicendo ah che schifo ma noi al referendum votiamo così e cosà ci hanno obbligati a firmare ma comunque noi semo de sinistra.
Dice, potevate dire di no. E voi rispondete no, non potevamo dire di no perché. E qua, signori cari, sta la differenza tra voi e me. E no, lo so che capite solo quelli, ma sforzatevi: non sto parlando dei soldi.
Sono così scemi che non saprebbero immaginare cosa avrebbero scatenato se non avessero firmato la liberatoria. Mi dispiace dirlo, ma con questa gente ci ritroveremo Renzi presidente. E scusate la rima.
è l’esatta differenza che passa tra noi e loro. amlè, è la cosa più intelligente che ho letto quest’anno.
escludendo naturalmente “le correzioni” di franzen, che ho scoperto grazie a te
Incredibile! …Anzi no. Banalissimo. Fortuna che loro sono di sinistra, non oso pensare se non lo fossero.