E’ morto Troisi.
Sapeva essere cattivo come Peppino, subdolo come Eduardo, fisico come Totò, spalla come D’Alessio e Taranto, ma era unico. Non era mai banale, anche quando chiacchierava con Pippo Baudo, il boia dell’intelligenza. Era credibile con la maglietta e in giacca e cravatta, perché non recitava mai. Lui era e basta. Ha scritto cose fantastiche, ha [...]
Le ultime parole fumose