Sarà perché sono uno stronzo, ma sono convinto che se il padre di Eluana Englaro, invece del gentiluomo garbato che si ritrova ad essere, fosse stato un tipo manesco e propenso ad andare in giro armato di bastone, i parlamentari farebbero molto, ma molto meno i buffoni sulle questioni morali di questa capocchia del cazzo.
Ci sono decisioni che, quando le prendi, dici e che cazzo stavo aspettando finemmò? Dice, hai smesso di fumare? Nx. Da domani smetto di comprare il giornale: non vi dico quale, ma si capisce. Comprarlo era diventata una questione d’inerzia, tu esci, fai due chiacchiere col giornalaio e ti accatti il giornale: e lì, sbagli. [...]
Potrei sbagliarmi, ma ieri, mentre guardavo La ragazza del lago (che ha abbondantemente surclassato perfino Un amore, del mitico Tavarelli), mi è sembrato di assistere alla seguente scena: il commissario (indovinate chi era) che interrogava un sospetto a proposito di certi cd, dicendo: Cosa voleva farne di quei dischi? CANCELLARLI?. Ora, io lo so che [...]
A questo punto, stare con il Partito Democratico non è più un fatto di destra-sinistra, riformisti-rivoluzionari, onesti-disonesti: no. E’ questione di quanta voglia tieni di fare un paio di figure di merda al giorno.
Fino a ieri non riuscivo a capire perché tanti cazzoni andassero a votare Veltroni e Rutelli; poi ieri ho visto il Divo. E ora so. *che dirti, Emanue’. Il film è affascinante come Lusetti e ben scritto come i discorsi di Rutelli.
Libera da poche ore e già mi sta sul cazzo.
Peppèpeppepeeeeè Peppèpeppepeeeeè Peppèpeppepeeeeè pe pèèèèèèèèèèèèèèèèè.
Le ultime parole fumose